Mafia, Anzaldi: “Giletti fa servizio pubblico su La7. Perché pagare canone Rai?”

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Massimo Giletti conduce lo speciale di Non è l’Arena su La7 dedicato a Totò Riina e alla mafia

di Marco Zonetti 🖋️

Ha ottenuto un buon riscontro di pubblico lo Speciale di Non è L’arena condotto da Massimo Giletti e andato in onda ieri, mercoledì 5 gennaio 2022 su La7, durante il quale è stato trasmesso il docufilm del regista francese Mosco Lévi Boucault dal titolo: Corleone – Il potere e il sangue? in prima Tv e in esclusiva per l’Italia.

Prima e dopo il documentario prodotto da Arte France e da Donatella Palermo e presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2018, partendo dalla figura del “capo dei capi” della mafia siciliana Totò Riina e dai disegni criminali del clan dei Corleonesi, Giletti ha sviscerato con i suoi illustri ospiti – Sandra Amurri, giornalista, Sergio Lari, ex procuratore di Caltanissetta, Luigi Li Gotti, avvocato di Giovanni Brusca – come di fatto Cosa Nostra sia nel tempo cambiata, e come oggi la si possa trovare nei grandi gruppi finanziari benché il suo legame con la politica non sia venuto meno.

Nel docufilm, si è inoltre citata più volte la figura del fratello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ovvero l’ex Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980, efferato omicidio di cui oggi cade il quarantaduesimo anniversario. E, relativamente al quale, ancora non si conosce l’identità del killer e si va verso l’archiviazione dell’indagine sulla cosiddetta “pista nera”. A ulteriore riprova della tempestività della trasmissione di ieri sera.

Lo Speciale di Massimo Giletti – sequel ideale di quello da lui presentato nella scorsa stagione sempre su La7 dal titolo Abbattiamoli – Chi ha voluto le stragi di Cosa nostra? – ha riscosso il plauso dell’Onorevole Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, che – interpellato da VigilanzaTv – ha commentato: “Sinceramente, da ieri, dopo la puntata sulla mafia e l’anteprima del film Corleone, con ospiti illustri come il procuratore Sergio Lari, che rappresentano egregiamente le istituzioni, sarà ancor più difficile rispondere a tutti coloro che ti scrivono o ti fermano per strada o nei convegni chiedendoti: perché pagare ancora il canone Rai?“.

“Qual è la differenza tra Rai, La7 e Mediaset?” prosegue l’On. Anzaldi. “Da troppo tempo gli italiani sono costretti ad informarsi sulla cronaca politica sulle reti commerciali come La7 e Mediaset ormai titolari della prima serata informazione, e a questo si aggiungono le trasmissioni come quelle di Giletti, di Andrea Purgatori e altri, per non parlare della programmazione dei film”.

Ricordando che proprio l’anno scorso, il documentario sull’omicidio di Piersanti Mattarella veniva trasmesso in prima visione da Sky, e non dalla Rai, Michele Anzaldi prosegue: “Oggi come ieri. L’anno scorso l’Ad Rai era Fabrizio Salini, ora è Carlo Fuortes, ma com’è evidente non è cambiato nulla, e il servizio pubblico continuano a farlo le Tv private, che però non impongono il canone ai cittadini. Canone che, questo mese, su bollette già impazzite a causa del caro gas ed energia vedrà un aggravio di nove euro al mese per 10 mesi! Rivelandosi a maggior ragione una tassa sempre più ingiustificata e sproporzionata per ciò che offre. A dimostrazione di questo, basti vedere la programmazione di ieri sera sui vari canali generalisti Rai”.