L’anno che verrà: Capodanno tra le polemiche a Rai1

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Amadeus conduce L’anno che verrà su Rai1

L’anno che verrà parte già male per la Rai

Il 2020 non è esattamente una data da annoverare negli annali della fortuna. E per la Rai l’anno vecchio rischia di chiudersi male e l’anno nuovo di ripartire peggio. Alludiamo alla tradizionale festa televisiva di fine anno, in onda su Rai1 dalle ore 21.00 in poi e condotta da Amadeus, e alle polemiche che ne hanno accompagnato la genesi.

Cambio di location

L’Anno che verrà sarebbe infatti dovuto andare in onda dalle Acciaierie di Terni, ma l’Ad Rai Fabrizio Salini ha poi deciso di spostare la location negli studi romani della Dear per “ragioni di sicurezza”. Il Consigliere di Amministrazione in quota Dipendenti Riccardo Laganà ha tuttavia protestato vivacemente contro la scelta dell’Ad, ascrivendo il cambio di programma alle pressioni del conduttore Amadeus e del suo “potente agente” Lucio Presta. Laganà faceva peraltro notare come nel caso delle Acciaierie di Terni, fossero garantite rigorosamente tutte le condizioni di sicurezza del caso nonché la forte simbologia legata al luogo, emblema di un’Italia che lavora e resiste.

Defezione illustre

In tutto questo, L’Anno che verrà vedrà una defezione illustre. Stando a quanto apprendiamo da Viale Mazzini, il Vicedirettore di Rai1 Angelo Mellone non si occuperà della trasmissione. Pare che Mellone (in quota Fratelli d’Italia) sia infatti in totale disaccordo con l’Ad e la sua scelta di non trasmettere il Capodanno da Terni, e abbia deciso di non occuparsi dell’evento. A Rai1, e alla Rai in generale, neanche a Capodanno si sta tranquilli, insomma.

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