Loggia Ungheria, il servizio pubblico lo fa La7. Anzaldi: “E la Rai di Salini-Foa congela per un altro anno i palinsesti senza informazione”

Piero Amara ospite da Corrado Formigli a Piazza Pulita su La7

L’avvocato Piero Amara ha scelto Corrado Formigli e il suo Piazza Pulita in onda su La7 per raccontare la sua verità sul caso della fantomatica Loggia Ungheria che sta sconvolgendo nel profondo la magistratura italiana. L’intervista in esclusiva al canale di Urbano Cairo, anziché alla Rai, non è passata inosservata al Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi che, su Facebook, ha commentato: “Dopo l’incredibile scoop giornalistico de La7 e di Corrado Formigli con l’intervista esclusiva all’avvocato Piero Amara, appare ancora più chiara la gravità del blitz deciso da questo Cda Rai ormai scaduto che ha approvato come ultimo atto in anticipo di oltre un mese i palinsesti del prossimo anno, scippando questa decisione al nuovo Cda che verrà nominato tra pochi giorni“.

E l’On. Anzaldi ha precisato: “Anche per la prossima stagione, infatti, continueremo ad avere una predominanza sull’informazione delle tv commerciali, perché la Rai continuerà ad avere palinsesti totalmente insufficienti e inadeguati sul campo dell’approfondimento giornalistico. Solo per restare alla questione giustizia e Csm, il discusso avvocato Amara ha dato a una tv commerciale la sua prima intervista in esclusiva, ma lo stesso hanno fatto i magistrati Davigo, Ardita, Di Matteo, per citarne alcuni. Perché non si sono rivolti alla Rai?“.

Il Segretario della Vigilanza fornisce anche la sua risposta all’interrogativo di cui sopra. “Perché il servizio pubblico evidentemente non ha trasmissioni giornalisticamente adeguate in prima serata, i talk show sono stati quasi tutti chiusi e quelli che rimangono di certo non brillano quantomeno per autorevolezza. Mentre La7 e Mediaset continuano ad aprire nuovi spazi di informazione in prima serata, la Rai congela per un altro anno palinsesti senza informazione. Una grave violazione del Contratto di Servizio, perpetrata da questo amministratore delegato e da questo Cda che hanno scippato ai prossimi vertici l’autonomia di poter cambiare le cose già dal prossimo anno, ed hanno così mandato uno schiaffo innanzitutto al Parlamento e al Governo Draghi in procinto di nominare i nuovi consiglieri”.

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