Daniele Luttazzi, nella sua lettissima rubrica sul Fatto Quotidiano dal titolo Non c’è di che, dedica un suo editoriale al vetriolo a Fabio Fazio. Sconfessandolo in merito alle sue “belinate su costi, pubblico e “diffamatori populisti”.
Il comico si ricollega all’intervista del conduttore ligure alla Stampa, nella quale qualche settimana fa egli lamentava soprattutto di essere vittima dei populisti. Quando invece – come aveva fatto notare il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, citato da Luttazzi – è stata proprio la Rai di Salvini a rinnovargli il mega-contratto.
Mega-contratto che Fazio dichiara essere ripagato dalla pubblicità e artefice di ricavi per la Rai. Anche in questo caso smentito dal comico e, prima ancora, dall’analista del settore media Francesco Siliato (Studio Fresi).
Chiamato in causa da Daniele Luttazzi, Michele Anzaldi commenta su Facebook l’editoriale apparso sul Fatto Quotidiano. Relativamente ai “costi delle trasmissioni di Fabio Fazio, le contraddizioni sul suo mega contratto e la bufala secondo cui il programma Che tempo che fa si ripagherebbe da solo e anzi farebbe guadagnare l’azienda”.
“Tutto smentito” dichiara il Segretario della Vigilanza Rai, “dagli elementi contenuti nell’attenta analisi di Luttazzi. La Corte dei Conti, l’Ordine dei giornalisti, l’Agcom, l’Usigrai, il Cda Rai risponderanno alle considerazioni di Luttazzi? Oppure faranno finta di nulla come da tre anni a questa parte?
Possibile che su questa vicenda e più in generale sui conflitti di interessi di conduttori e agenti in Rai non si riesca ad aprire un dibattito serio, approfondito, imparziale? Possibile che non si riescano ad eliminare ingiusti privilegi a spese dei cittadini che pagano il canone?“
Da leggere Daniele Luttazzi sul “Fatto quotidiano” sui costi delle trasmissioni di Fabio Fazio, le contraddizioni sul suo mega contratto e la bufala secondo cui il programma “Che tempo che fa” si ripagherebbe da solo e anzi farebbe guadagnare l’azienda. https://t.co/adMbfQy9rw pic.twitter.com/J7Ol8OpfMy
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) October 8, 2020