M5s dilaniato dalla faida Conte-Grillo vuole bloccare votazione del nuovo CdA Rai. Anzaldi: “Atto gravissimo”

Conte Grillo Cda Rai rinvio

Finalmente, dopo settimane di rinvio, ci si apprestava domani mercoledì 7 luglio 2021 a votare alla Camera dei Deputati e al Senato i quattro consiglieri del nuovo CdA Rai in quota parlamentare. Ma i gruppi del M5s, che ricordiamo esprime la figura più importante nell’attuale Consiglio di Amministrazione in scadenza (per giunta sfiduciato dal precedente Governo giallo-rosso), ovvero l’Amministratore Delegato Fabrizio Salini, hanno chiesto il rinvio del voto.

Il motivo, com’è ovvio, è la faida tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte che sta lacerando il Movimento e che metterebbe a rischio un voto unitario sui nomi da mandare nel CdA della Tv di Stato. Curioso che un simile ostacolo alle procedure già calendarizzate provenga proprio da coloro che volevano la politica fuori dalla Rai. Ancora una volta si conferma vero l’assunto (che ormai per i 5 Stelle è diventato cifra stilistica ed elemento fondante): si nasce incendiari e si muore pompieri.

Interpellato da VigilanzaTv, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi commenta: “Sarebbe un grave precedente se una parte politica, per motivi politici, chiedesse il blocco di una procedura avviata dai presidenti di Senato e Camera. Un grave precedente dettato solo da motivi di spartizione“. E ancora: “Si tratterebbe di un atto gravissimo per le Istituzioni e, per giunta, perpetrato sul tema Rai e da quelli che volevano liberarla dalla politica”.

In giornata, è stato reso noto che la conferenza dei capigruppo a Montecitorio ha decretato lo slittamento del voto alla Camera dei Deputati – dietro richiesta del M5s, per l’appunto. La nuova data proposta per la votazione, ma non ancora ufficializzata, è mercoledì 14 luglio 2021 alle 21.00.

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