Mafia, il Servizio Pubblico lo fa La7. Anzaldi: “Rai assente, benché Santoro sia suo volto simbolo”

Michele Santoro ospite allo Speciale Mafia: La ricerca della verità di Enrico Mentana su La7

Doppia razione televisiva di Michele Santoro a distanza di pochi giorni. Dopo il ritorno in Tv da Lilli Gruber a Otto e mezzo, ecco che il giornalista è ricomparso in prima serata sempre sul canale di Urbano Cairo, nello Speciale Mafia: La ricerca della verità. Che parafrasa il titolo del nuovo libro di Santoro, Nient’altro che la verità, edito dalla Marsilio e nato dagli incontri dell’ex conduttore di Samarcanda e Annozero con il killer di mafia Maurizio Avola.

Ieri sera Mentana ha trasmesso il video dell’intervista di Santoro ad Avola, commentata in studio assieme all’autore da Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo ucciso da Cosa Nostra, Andrea Purgatori e Antonio Di Pietro in collegamento.

Una serata di “Servizio Pubblico”, tanto per citare una trasmissione condotta da Michele Santoro su La7 ai tempi in cui egli era stato ostracizzato dalla Rai per il cosiddetto editto bulgaro berlusconiano. Una serata di “Servizio Pubblico”, tuttavia, ancora una volta realizzata da una televisione privata, anziché da quella pubblica. Oggi Berlusconi non è più a capo del Governo, e la Rai è governata nientemeno che dal Movimento Cinque Stelle che più si batteva anni fa contro lo strapotere della politica nella Tv di Stato, eppure… Santoro è ancora costretto ad andare su La7 a presentare il suo libro e il suo video. Corsi e ricorsi storici, andando tuttavia peggiorando, visto che – a parere dello stesso giornalista in un’intervista di qualche mese fa – in Rai si stava addirittura meglio ai tempi dell’editto bulgaro.

Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, che aveva rilanciato a spron battuto la suddetta intervista di Santoro, ha così commentato lo speciale di ieri: “Stasera su La7 serata-evento sulla mafia, piaga storica del nostro Paese, con Mentana, Purgatori e Santoro che presenta un video inedito e le rivelazioni del suo nuovo libro. A fare servizio pubblico sarà una tv commerciale. Rai assente, sebbene Santoro sia un suo volto simbolo“.

A dirla tutta, anche Enrico Mentana è giornalisticamente nato alla Rai, e così lo stesso Purgatori. Come del resto Lilli Gruber, Giovanni Floris e Corrado Formigli, tutti professionisti che hanno imparato il mestiere nella Tv di Stato e che, per un motivo o per un altro, sono andati a rafforzare una Tv commerciale che, dal punto di vista della tempestività dell’informazione, supera di gran lunga quella della Rai, nella quale è sempre più assente il pluralismo e che ha trasformato i suoi “programmi di approfondimento” in agenzie di comunicazione per i partiti e gli esponenti politici di riferimento e in uffici di collocamento per gli amici.

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