Minoli a Giletti: “L’intervento del Copasir sugli opinionisti è una sciocchezza”

Giovanni Minoli intervistato da Massimo Giletti a Non è l'Arena su La7
Giovanni Minoli intervistato da Massimo Giletti a Non è l’Arena su La7

di Marco Zonetti 🖋️

Intervistato da Massimo Giletti a Non è l’Arena sulla vexata quaestio degli opinionisti e giornalisti filoputiniani nei talk show italiani, Giovanni Minoli, giornalista, conduttore e già dirigente Rai, non ha dubbi. Per quanto riguarda il racconto televisivo della guerra in Ucraina il migliore di tutti è Enrico Mentana con il suo speciale pomeridiano giornaliero in onda su La7.

Minoli loda il fatto che Mentana abbia escluso d’interpellare i suddetti ospiti e abbia invece scelto “l’intelligente” linea di condotta di mostrare i programmi televisivi russi e le loro dinamiche, evidenziando in tal modo le modalità con cui Vladimir Putin “racconta ai suoi quello che sta capitando”.

Mentana, secondo Minoli, è “preparato” così come lo sono i suoi inviati freelance – “la Rai prenda a esempio con i suoi oltre 1700 giornalisti interni” – e fa il “vero servizio pubblico”. Il programma di Mentana vanta inoltre una “qualità più profonda”, ed è un “modello di trasmissione”, dove non v’è spazio per gli “isterismi” e “la caccia all’ospite strano come fate tutti voi”, ha aggiunto Minoli con un sorriso riferendosi allo stesso Giletti, più volte finito nella bufera per aver accolto a Non è l’Arena personaggi alquanto divisivi – per usare un eufemismo.

Incalzato sulle controversie riguardanti il programma #Cartabianca e la sua conduttrice Bianca Berlinguer, compresi i noti strascichi che hanno investito anche Il Fatto Quotidiano con la diatriba tra Furio Colombo, Gad Lerner e Alessandro Orsini, l’ideatore dello storico Mixer ha sottolineato come la metà delle polemiche al riguardo siano testualmente “cazzate”. Deplorevole altresì il ricorso al Copasir, poiché “chiedere al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica d’intervenire è proprio una sciocchezza di quelle nelle quali siamo specializzati. Cose che in un Paese normale, sano e diretto con intelligenza non si fanno”.

Le dichiarazioni di Minoli a Non è l’Arena sono in linea con quelle enunciate dallo stesso Giletti in un’intervista a Pietro Senaldi su Libero. Intervista nella quale il conduttore di Non è L’Arena definisce “squinternata” l’idea di far intervenire il Copasir per quanto riguarda gli ospiti dei talk show, e difende a spada tratta #Cartabianca e Bianca Berlinguer, “sfuggita di mano a chi pensava di poterla controllare e considerata una traditrice”.

A parere di Giletti, infatti, il caso Berlinguer è prettamente politico – come del resto tutto ciò che avviene in Rai a partire dalle nomine dei direttori di rete e delle testate giornalistiche. Questo perché, secondo il giornalista, andando incontro alla campagna elettorale per le prossime politiche “avere un conduttore più gestibile nei talk show fa comodo a molti”. Anche per quanto riguarda la qualità dell’informazione Rai, Giletti è in sintonia con Minoli sul fatto che il servizio pubblico lo fanno le televisioni commerciali. E senza paura di essere tacciato di opportunismo aggiunge: “Il canone andrebbe versato a La7”.

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