di Marco Zonetti 🖋️
Ci siamo occupati qui del ritardo del sito Rainews.it relativamente alla morte dello storico cronista Rai Tito Stagno che raccontò l’allunaggio nel 1969, ritardo condito anche con errori nel testo. Abbiamo chiesto un parere all’Onorevole Federico Fornaro, capogruppo di Leu in Commissione di Vigilanza Rai, che ci ha risposto così: “Un evidente episodio di sciatteria più che di cattivo giornalismo che impone però una seria riflessione sulla necessità di rafforzare la qualità dell’informazione e l’approfondimento sul canale e più in generale nell’intero palinsesto Rai”.
Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) ci ha invece risposto: “La cosa che ci deve far riflettere è che tutto questo accade in Rai, l’azienda con il più alto numero di giornalisti e di dipendenti in Italia. L’unica azienda del settore che non conosce le parole “cassa integrazione”, “rotazione”, “solidarietà”, e che anzi ha assunto 200 giornalisti. Come ha fatto ad arrivare così tardi su una tremenda notizia come la morte di un collega amato e indimenticabile per gli italiani della mia fascia di età?“.
Michele Anzaldi soggiunge: “E sarebbe interessante verificare se questo inconcepibile ritardo è stato solo di Rainews.it o di tutte le redazioni che a quell’ora erano attive, perché sarebbe ancora peggio se qualcuno fosse arrivato in contemporanea a dare la notizia con La Repubblica e le altre testate e non lo avesse comunicato ai colleghi di Rainews.it“.
Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai conclude: “Esprimo il mio dispiacere personale per la memoria di Tito Stagno, e della notte più lunga della mia vita che vissi da bambino, e per la figlia Caterina, peraltro giornalista Rai”.