Nasce la Commissione Fake News. Italia Viva batte Lega

Maria Elena Boschi Commissione Fake News

La Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle notizie false è finalmente una realtà. Anzaldi: “Ottima notizia per chi ha cuore la democrazia”.

Arriva la Commissione Fake News. La commissione parlamentare d’inchiesta sulle notizie false in rete è finalmente una realtà. Lo annuncia il Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi (anche Segretario della Vigilanza Rai) parlando di “ottima notizia per chi ha davvero a cuore la nostra democrazia”.

E aggiunge: “Ora c’è uno strumento in grado di verificare, con i poteri dell’autorità giudiziaria, se e come l’informazione taroccata e le campagne d’odio, in particolare attraverso l’utilizzo dei social network, possano influenzare o aver influenzato il regolare corso democratico nel nostro Paese“.

Maria Elena Boschi prima firmataria

Prima proposta di legge di Italia Viva l’anno scorso quando Matteo Renzi fondò il partito, vede come prima firmataria Maria Elena Boschi. Due figure istituzionali, Renzi e Boschi, che negli anni sono stati più volte vittime di fake news e fortemente intenzionati a “fare luce attraverso gli strumenti parlamentari su tanti episodi oscuri della recente storia politica”. Per dirla con Michele Anzaldi: “Si pensi a Cambridge Analytica, alle indagini sulle interferenze estere sul voto in usa e Uk, alle super multe a Facebook costretta a chiudere pagine taroccate con milioni di follower”.

L’ironia del Fatto Quotidiano

“Quando abbiamo presentato questa proposta di legge” scrive ancora l’On. Anzaldi: “qualcuno reagì con sarcasmo, ricordo ad esempio alcuni articoli critici su Il Fatto Quotidiano. Ora, però, la commissione è realtà, grazie in particolare al grande lavoro coordinato dalla deputata di Italia Viva Raffaella Paita insieme ai colleghi Luciano Nobili e Gabriele Toccafondi. Ora manca solo il via libera del Senato e già nelle prossime settimane la commissione potrà costituirsi e iniziare a riunirsi”.

L’ostilità della Lega e del Centrodestra

L’idea di istituire una Commissione Fake News ha visto l’ostilità del Centrodestra e soprattutto della Lega di Matteo Salvini. Un fatto che secondo il Segretario della Vigilanza Rai “alimenta interrogativi: davvero loro credono di essere immuni dalle fake news? Davvero il caso della finta Lamborghini, che ha colpito e perseguitato Matteo Renzi per anni, non potrebbe un domani accadere a Salvini?”

Renzi e la finta Lamborghini

Nell’agosto 2017, sulle pagine social si scatenò una caccia alle streghe contro l’allora Segretario del Pd Matteo Renzi, riguardo a un suo video al volante di una Lamborghini. A Renzi fu attribuita una “vacanza a Ibiza a spese gli italiani”. In realtà il video risaliva al 23 settembre 2016, ed era stato girato durante una visita ufficiale dell’allora Premier all’azienda produttrice di automobili.

Scarlett Johansson “sorella miracolata” della Boschi

Il caso della falsa Lamborghini fu una delle tante fake news di cui fu vittima Renzi. Come per esempio quella secondo cui egli aveva tacciato gli animalisti di essere tutti cerebrolesi. E che dire dell’attrice Scarlett Johansson trasformata dalla rete in Carola Boschi, finta sorella di Maria Elena e “direttrice generale del centro coordinamento delle regioni” a 25mila euro al mese? Bufale tanto assurde ma in quanto condivise e ricondivise milioni di volte, assurte per molti a “verità” come voleva la propaganda di Goebbels. E tutti noi, sulla carta, possiamo essere vittime di notizie false in grado di diventare virali, con conseguenze imprevedibili. Per questo non possiamo non salutare con entusiasmo l’istituzione della commissione fake news.

L’obiettivo della Commissione

“L’obiettivo della commissione” scrive l’On. Anzaldi, “è indagare sulla diffusione seriale, massiva  e intenzionale di contenuti illeciti e informazioni false attraverso la rete internet. Un problema che sino a qualche anno fa era ridotto e tenuto sotto controllo dagli Ordini professionali che garantivano il controllo e le responsabilità attraverso rigide regole. E dal fatto che l’informazione avveniva attraverso giornalista/giornale/lettore”.

Oggi invece il sistema è “totalmente deregolamentato, privo di ogni forma di intermediazione e verifica, fluido, veloce ma nello stesso tempo omogeneo a tal punto da apparire veritiero ed in alcuni casi addirittura autorevole, ma purtroppo spesso falsato“.

I poteri della Commissione

“Sulla base del lavoro svolto” ci informa il Segretario della Vigilanza Rai, “la Commissione potrà valutare l’opportunità di proporre l’adozione di iniziative di carattere normativo o amministrativo volte a una più adeguata prevenzione e un più efficace contrasto dell’attività di disinformazione e della commissione di reati attraverso i media, le reti sociali telematiche e le altre piattaforme tecnologiche analogiche e digitali.

Quando a diffondere fake news è il giornalista

“La Commissione si avvarrà dell’insostituibile attività degli ordini professionali. Infatti,  qualora la Commissione nella sua attività di indagine rilevi che nella diffusione di informazioni false è coinvolto un giornalista, ne informa tempestivamente il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti per la trasmissione degli atti al competente Consiglio di disciplina territoriale”.

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