No al taglio sulle trasferte papali: i 12 (!) vaticanisti Rai contro la lotta dell’Ad Fuortes agli sprechi

Papa Francesco Rai Ad Fuortes

Qualche settimana fa, intervistato da Radio Radicale, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi aveva commentato l’annuncio della decisione del nuovo Ad Rai Carlo Fuortes di ridurre drasticamente la “copertura del prossimo viaggio di Papa Francesco in Ungheria e Slovacchia” (come segnalato in anteprima da Dagospia), auspicando che la notizia fosse fondata, poiché si ricollegava, secondo il Deputato, “alla decisione della legislatura precedente sul piano Newsroom in seguito allo scandalo delle superdelegazioni dai costi mostruosi al seguito delle figure istituzionali“.

La notizia era fondatissima ma in queste ore, come suggerisce il sito adginforma.it, parrebbe tutto rientrato dopo la protesta dei vaticanisti Rai, preceduta da quella del Cdr del Tg1, responsabile della copertura delle dirette del Santo Padre. Secondo il piano di taglio agli sprechi pensato dall’Ad Fuortes, solo tre inviati (Tg1, Tg3 e RaiNews24) avrebbero dovuto seguire il Pontefice, ma nei comitati di redazione di Viale Mazzini si sono levati gli scudi. Ma quali sono i presupposti della protesta? In esclusiva, VigilanzaTv pubblica qui di seguito la lettera integrale dei (dodici!) vaticanisti Rai indirizzata ai vertici dell’azienda. L’Ad Fuortes avrà tirato dritto oppure “Napoleone” ha fatto il suo primo dietro front? Attendiamo conferme o smentite ufficiali.

La lettera dei vaticanisti Rai ai vertici di Viale Mazzini

All’attenzione di

Marinella Soldi – Presidente Rai
Carlo Fuortes – Amministratore delegato Rai
Alberto Matassino – Direttore generale Rai
Giuseppina Paterniti Martello – Direttore editoriale per l’Offerta informativa Rai
Giuseppe Carboni – Direttore Tg1
Gennaro Sangiuliano – Direttore Tg2
Mario Orfeo – Direttore Tg3
Andrea Vianello – Direttore Rai-News24
Massimo Enrico Milone – Responsabile Rai Vaticano

e p.c.
ai C.d.R. di Tg1-Tg2-Tg3-RaiNews24
a Vittorio Di Trapani – Segretario Usigrai
Roma, 16 agosto 2021

Oggetto: turn-over trasferte papali

Con la presente desideriamo esprimere ai vertici aziendali la nostra viva preoccupazione per la decisione della Rai di avviare un turn-over delle trasferte per i viaggi del Papa. Il sistema di lavoro fin qui portato avanti per la copertura di questi eventi è tra i più solidi e collaudati. Modificarlo senza un progetto alternativo che consenta adeguata copertura a ciascuna testata presenta notevoli rischi, anche in vista dei prossimi importanti appuntamenti, a cominciare dal Giubileo del 2025. Oltre tutto, un indebolimento dell’impegno della Tv pubblica in questo ambito lascerebbe campo libero ad altre realtà private, che già stanno cercando di sostituirsi alla storica presenza Rai, da sempre partner privilegiato del Vaticano.

Per questo consideriamo il blocco della trasferta di alcuni di noi a Budapest e in Slovacchia un precedente pericoloso, seguendo un trend già visto in altre aziende radiotelevisive, dove oggi i giornalisti sono ridotti a seguire gli eventi papali esclusivamente in redazione e al computer. Tutti possono comprendere l’enorme valore aggiunto che dà l’inviato sul posto rispetto al redattore che deve seguire l’evento dal desk. La decisione ci appare ancor più inopportuna considerato il basso costo della suddetta trasferta e il fatto che la Rai in questi casi ottiene dei ricavi offrendo le proprie immagini al circuito dell’Eurovisione. Ci chiediamo: visto che ogni Testata ha un suo budget, perché non lasciar decidere ai Direttori, nella loro autonomia, come spenderlo?

Stigmatizziamo il fatto che nessuno abbia ascoltato chi lavora sul campo prima di prendere decisioni così drastiche. A nostro modo di vedere, cedere sull’offerta informativa dell’attività del Papa sarebbe un brutto segnale da parte della Rai. Con la pandemia ancora in atto e di fronte a una crisi mondiale dalla quale si cerca faticosamente di uscire, decisivo è il sostegno che viene dai valori morali, che un’autorità riconosciuta come Papa Francesco sta offrendo a livello planetario, senza distinzioni ideologiche e di appartenenza religiosa. Cedere su questo fronte per risparmiare poche migliaia di euro ci sembra davvero incomprensibile. Chiediamo pertanto che si riconsideri la disposizione e che sia assicurata la pienezza del nostro lavoro.
I giornalisti Rai accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede

Stefano Belardini
Marco Clementi
Luigi Conti
Vania De Luca
Raffaele Fichera
Alessandro Hielscher
Ignazio Ingrao
Patrizia Sara Nesci
Maria Rita Pasqualucci
Massimo Pinzauti
Enzo Romeo
Marco Sanga

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