Nomine Rai, Anzaldi: “Consigliere Di Majo (M5s) come Conte. Perché non si dimette?”

Rai Alessandro Di Majo, Giuseppe Conte e Beppe Grillo
Alessandro Di Majo, Giuseppe Conte e Beppe Grillo (ph. Dagospia)

di Marco Zonetti 🖋️

Come ampiamente previsto da VigilanzaTv, malgrado le ricostruzioni errate dei vari “retroscenisti”, le nomine proposte dall’Ad Rai Carlo Fuortes in CdA sono state avallate a larga maggioranza, e Mario Orfeo tornerà così a occupare la Direzione del Tg3, mentre Simona Sala e Antonio Di Bella assumeranno rispettivamente la guida del Day Time e dell’Approfondimento.

Sui sette componenti del CdA Rai, solo il Consigliere in quota Dipendenti Riccardo Laganà (che già non aveva avallato le nomine precedenti e quindi è rimasto coerente con la sua linea) e il Consigliere in quota M5s Alessandro Di Majo hanno votato contro le proposte di Fuortes. E proprio sul parere negativo di Di Majo ha eccepito il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi.

“Sorprendente il voto del consigliere M5s Di Majo in Cda Rai” scrive su Facebook il Deputato di Italia Viva, “imbarazzanti le motivazioni: dice di non avere nulla contro i nomi proposti, quindi sottintende che vuole stare in maggioranza e continuare ad avere voce sulle nomine, ma intanto vota no per distinguersi e andare sui giornali“.

E l’On. Anzaldi rincara: “Un po’ di lotta e un po’ di governo, esattamente come Conte che attacca Draghi mentre i suoi ministri restano saldi sulle loro poltrone. Un atteggiamento che si commenta da sé: se non è più d’accordo con la maggioranza di governo, che governa anche la Rai, perché non si dimette?”.

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