Nomine Rai: Conte e M5s a bocca asciutta, Pd gode, Lega non piange

Conte M5s
Giuseppe Conte, leader del M5s

di Marco Zonetti

Se domani, 18 novembre 2021, in trasferta a Napoli i Consiglieri di Amministrazione Rai ribelli decideranno di avallare le nomine proposte dall’Ad Carlo Fuortes, il grande sconfitto tra i partiti politici sarebbe decisamente il M5s, rimasto fuori dai giochi.

Il M5s, che nel 2018 incassava l’Amministratore Delegato Rai e il Direttore del Tg1, le due poltrone più importanti di tutte, e vi aggiungeva anche quella di Rai2, ecco che tre anni dopo si ritrova “cornuto e mazziato” per usare una formula cara al poeta. Dopo aver perduto l’Ad con la dipartita di Fabrizio Salini, ora il Tg1 va a Monica Maggioni in quota governativa gradita al Pd e senz’altro non sgradita al Centrodestra (e al deus ex machina Gianni Letta). Fino a qualche anno fa invisa ai grillini che ne chiedevano a più riprese le dimissioni, Maggioni si accaparra per contrappasso il posto di Giuseppe Carboni, fedelissimo di Giuseppe Conte e Rocco Casalino che non viene – almeno per ora – ricollocato da nessun’altra parte.

Il Tg3 va invece a Simona Sala, che molti danno vicina al M5s ma che in realtà è in quota dem. E soprattutto i grillini vedono con sgomento la superpoltrona chiave degli Approfondimenti, quella dalla quale dipenderanno programmi come Report e Porta a Porta, e che i grillini avrebbero voluto per Sigfrido Ranucci, assegnata invece all’eterno nemico pubblico numero uno della galassia pentastellata, ovvero Mario Orfeo, anch’egli vicino a Pd-Centrosinistra ma apprezzato pure dal Centrodestra. Il Pd conquista inoltre la cruciale direzione del Giornale Radio Rai e di Radio Uno, che va ad Andrea Vianello.

Quanto agli altri partiti, Fratelli d’Italia strappa la poltrona di RaiNews con Paolo Petrecca, e la Lega – dividendola in parte con Giorgia Meloni – mantiene il Tg2 con il salviniano Gennaro Sangiuliano, nonché l’importantissima direzione della Tgr, che – presieduta da Alessandro Casarin – per il Carroccio è una manna dal cielo per via della sua capillare diffusione nei territori. Forza Italia si tiene stretta la poltrona di Rai Parlamento con Antonio Preziosi. La Lega perde RaiSport, con la sostituzione di Auro Bulbarelli con la sua vice Alessandra de Stefano reduce dal successo “olimpico” de Il circolo degli anelli.

I 5 Stelle, rimasti a secco, verranno in seguito ricompensati con qualche superdirezione orizzontale? Vedremo. Certo è che perdere su tutta la linea nell’informazione – fondamentale con l’imminente elezione del Presidente della Repubblica e la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche – è uno smacco colossale per il M5s a trazione Conte. Al quale, al momento, non resta che frignare in diretta dal Senato che “la politica deve restare fuori dalla Rai”… ovviamente purché non siano i grillini a occuparla.