Opinionisti Rai: Anzaldi risponde a Maddalena Loy che lo accusa di censura

Michele Anzaldi e Maddalena Loy

di Marco Zonetti 🖋️

Maddalena Loy, loquace ospite ricorrente di #Cartabianca spesso al centro di battibecchi e polemiche con stizziti richiami all’ordine da parte della conduttrice Bianca Berlinguer, che poi però puntualmente la invita nella puntata successiva del programma di Rai3, è una “convitata di pietra” nel dibattito sulla bozza di risoluzione della Commissione di Vigilanza Rai, tesa a regolamentare gli opinionisti nei talk show del Servizio Pubblico e il cui testo è stato pubblicato in anteprima esclusiva qui da VigilanzaTv.

Accanita no vax e no green pass, Loy è stata oggetto d’interrogazioni parlamentari del Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, volte a conoscere eventuali ingaggi da parte di #Cartabianca a spese dei cittadini, fin da mesi e mesi prima che scoppiasse la vexata quaestio del professor Alessandro Orsini e del suo contratto stracciato. La Rai ha risposto che non risultavano pagamenti versati alla Loy, ma il nome di quest’ultima è stato più volte menzionato sui giornali riguardo alla risoluzione di cui sopra.

E due giorni fa, l’8 aprile 2022, Maddalena Loy ha pubblicato un tweet contro il Segretario della Vigilanza; tweet, nel quale senza mezzi termini definisce il Deputato di Italia Viva “un Anzaldi qualsiasi” accusandolo di censura. In occasione della Domenica delle Palme, VigilanzaTv ha chiesto al diretto interessato cosa ne pensi di questo peculiare “ramo d’ulivo” recapitatogli virtualmente dalla signora Maddalena.

Onorevole Anzaldi, Maddalena Loy su Twitter si lamenta di una censura da parte sua, come le risponderebbe al riguardo?
Nessuna  censura. Da componente della Commissione di Vigilanza Rai quale sono, ho semplicemente presentato diverse interrogazioni relative a eventuali contratti stipulati dalla Rai con la dottoressa Loy, per capire se le sue ospitate a #Cartabianca durante l’emergenza Covid-19 fossero pagate con i soldi degli italiani, e per avere delucidazioni sui criteri secondo i quali fosse stata scelta quale opinionista dell’unico programma di approfondimento Rai in prima serata.

A tal proposito, si può dire che lei abbia anticipato di almeno un anno il dibattito sugli opinionisti pagati nei talk show che sta infuriando in questi giorni… 
Da tempo insisto sull’argomento degli opinionisti o degli ospiti fissi pagati nei programmi Rai, spesso giornalisti, e ho chiesto molti mesi fa che la Tv pubblica facesse trasparenza su chi è pagato e chi non lo è.  Ho chiesto anche a gran voce che vi fosse una rotazione dei commentatori per tutelare il pluralismo e scongiurare le “rendite di posizione” in capo ai pochi volti noti e ai loro agenti. 

La risoluzione al vaglio in questi giorni in Vigilanza Rai che mira a regolamentare gli opinionisti è di fatto una summa ideale delle istanze che lei ha appena enunciato. Peccato che Maddalena Loy non le riconosca alcuna voce in capitolo sull’argomento, visto che nel tweet sopracitato parla di “un Anzaldi qualsiasi”…
Le mie interrogazioni relative alla dottoressa Loy non sono provvedimenti ad personam contro di lei, bensì rientrano nelle mie competenze e sono sospinte dal desiderio di comprendere come la Rai impieghi i soldi degli italiani, visto che – in piena emergenza Covid-19 – i battibecchi innescati dalle dichiarazioni della dottoressa erano stati stigmatizzati da molti esperti che lamentavano la pericolosità di disinformare i cittadini in un programma come #Cartabianca che, per contratto, dovrebbe avere come priorità il servizio reso al cittadino.
Peraltro, solo qualche giorno fa, lo stesso Bruno Vespa ha denunciato come sia stato trattato male il tema Covid durante l’emergenza. E lo stesso Presidente della Repubblica Mattarella stigmatizzò il troppo spazio offerto in Tv alle posizioni dei no vax. Per quanto riguarda l’epiteto “Anzaldi qualsiasi”, Io non ho mai offeso Maddalena Loy. Lei invece sì. Poiché in democrazia io non sono uno “qualsiasi”, bensì un parlamentare della Repubblica eletto dai cittadini chiamato a vigilare sulla Rai. E basterebbe solo questa concezione della rappresentatività democratica per interrogarsi su come sia stata selezionata come ospite del Servizio Pubblico.

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