Le Paralimpiadi di Tokyo 2020 si chiudono suggellando un’estate italiana di grandi successi sportivi, coronata dal record di medaglie italiane (69) e dal podio delle meraviglie conquistato il 4 settembre 2021 che, nei 100 metri femminili, ha visto salirvi ben tre atlete azzurre: la medaglia d’oro Ambra Sabatini, la medaglia d’argento Martina Caironi e la medaglia di bronzo Monica Contraffatto.
A proposito di quest’ultima, l’On. Michele Anzaldi, Deputato di Italia Viva e Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, in un suo intervento sull’Huffington Post ricorda “la bella cerimonia del 4 maggio 2015 a Tor di Quinto, Roma. Erano i tempi del Governo Renzi, i tempi delle ‘Pari opportunità’, 8 ministri uomini e 8 donne”. In quell’occasione la ministra Roberta Pinotti, prima donna a guidare la Difesa nella storia della Repubblica italiana, conferiva per la prima volta nella storia la Medaglia d’oro al valore militare ad una donna soldato: Monica Contrafatto. Meno di tre anni prima, per un colpo di mortaio nel Gulistan, la parte occidentale dell’Afghanistan, colpo lanciato da lontano e senza preavviso che era costato la vita al collega sergente Michele Silvestri, la donna aveva perso la gamba destra e parte dell’intestino.
Michele Anzaldi sottolinea quindi il ruolo della televisione e del Servizio Pubblico della Rai, ricordando un aneddoto raccontato proprio da Monica Contraffatto: durante la sua degenza, si svolgevano le Paralimpiadi del 2012, e in Tv aveva seguito e visto vincere l’oro nei cento metri proprio a Martina Caironi. A quel punto ebbe un’illuminazione e decise di calcare le sue orme. Il resto è Storia.
Secondo il Segretario della Vigilanza Rai, ciò deve far riflettere tutti coloro che si occupano di tv, che resta “il mezzo migliore per far passare il tempo a chi è bloccato in un ospedale o a casa perché convalescente, oppure anziano o ancora più semplicemente solo. Per questo il servizio pubblico Rai dovrebbe evitare di esagerare con le repliche, addirittura mandando in piena estate repliche con addobbi natalizi: mentre l’Italia fuori combatteva contro i 40 gradi! E’ un obbligo di contratto e sarebbe un dovere civico”.
L’On. Anzaldi chiude il suo intervento con la speranza “che tutte queste medaglie, tutte queste belle e vere storie servano a fare prendere in seria considerazione gli appelli lanciati dal presidente Pancalli da Tokio: servono 3 College a Nord, Centro e Sud per formare gli atleti, tre centri dedicati a dare dignità al percorso di recupero dei ragazzi disabili“.
E che soprattutto “servano a far riflettere tutti, politici e non, su cosa ha scritto pochi giorni fa lo stesso Pancalli: ‘Queste medaglie, verso le quali oggi c’è la giusta considerazione e alle quali si dà finalmente il giusto valore, ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta verso una silenziosa rivoluzione culturale che possa contribuire a costruire attraverso lo sport un Paese più equo, più democratico, più giusto. Ecco, se posso ribadire un appello: quando tra qualche ora calerà il sipario, l’Italia non ci abbandoni. Non questa volta”.