Per il Tg2 nel 1890 c’era già la Repubblica. Anzaldi: “Tg allo sbando, pagano gli italiani”

Michele Anzaldi Sangiuliano Tg2
Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai

Secondo il Tg2 Giosuè Carducci fu Senatore della “Repubblica”. Che però nacque 56 anni più tardi. Anzaldi: “Quanto ancora l’Ad Salini coprirà questa situazione insostenibile?”

Un’estate di errori nei Tg Rai. Prima il Tg2 di Gennaro Sangiuliano con la famigerata diretta dal Senato sul falso salvataggio di Matteo Salvini. Poi la fake news di Tg2 e Tg1 su Sergio Zavoli “senatore a vita”. E ora di nuovo il Tg2 che attribuisce a Giosuè Carducci la carica di “senatore della Repubblica”. Repubblica che nacque tuttavia nel 1946, 56 anni più tardi rispetto al 1890, anno in cui Carducci fu nominato al Senato del Regno.

Disinformazione nella rubrica di Sangiuliano

Come sempre, è il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi a sottolineare l’ennesimo errore del Tg2. “Stavolta ha nominato Giosué Carducci senatore della Repubblica” scrive l’On. Anzaldi su Facebook, “nel 1890! Disinformazione nella rubrica firmata dal direttore Sangiuliano. Anche stavolta il direttore scaricherà le colpe sulla redazione e sui giornalisti promossi da lui? Tg allo sbando, pagano gli italiani“. Per giunta, lo svarione è stato commesso proprio nella rubrica ideata da Sangiuliano: Alla scoperta dei musei d’Italia.

Sulla questione delle “colpe”, l’On. Anzaldi si riferisce alla risposta ricevuta in merito alla sua interrogazione sul caso Salvini. A rispondergli è stato tuttavia il Tg2 stesso, e non la Rai. Nel testo inviato dalla testata alla Commissione di Vigilanza, il direttore Gennaro Sangiuliano – “in convalescenza per un serio intervento chirurgico” – parla di “fatto grave” e attribuisce la responsabilità dell’accaduto al caporedattore della redazione politica Massimo D’Amore. Il quale avrebbe “trasmesso via telefono a Maria Antonietta Spadorcia una errata informazione sull’esito della votazione e per questo la giornalista ha riferito la notizia non corretta”.

E ancora: “Il caporedattore Massimo D’Amore si è assunto la piena responsabilità dell’accaduto in una nota inviata all’amministratore delegato Fabrizio Salini”.

La responsabilità del direttore esiste sempre

A tal proposito, su Facebook, l’On. Anzaldi domanda: “Quanto ancora l’amministratore delegato Salini continuerà a coprire questa situazione insostenibile? Non sarebbe il primo amministratore Rai che sbaglia una nomina, non sarebbe neanche il primo che lo riconosce. Restituire dignità giornalistica a una testata che in passato è stata riferimento per tutta l’azienda.”

L’On. Anzaldi, da noi interpellato sulla questione Salvini-Tg2, aveva qualche giorno fa dichiarato: “Improvvido da parte del direttore del Tg2, addurre giustificazioni sulla propria assenza nella fattispecie. Come avvenne per Gad Lerner alle redini del Tg1 e Nino Rizzo Nervo a capo del Tg3 nel 1999, la responsabilità del direttore sussiste sempre. A prescindere dal fatto che sia materialmente presente o meno in redazione. E sottolineature del genere sono umilianti innanzitutto per la redazione.”

“In un caso di grave disservizio pubblico come questo”, il Segretario della Vigilanza Rai ci precisava concludendo, “l’unica soluzione dignitosa per chi di dovere è dimettersi“.

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