Presa Diretta torna su Rai3 e riparte dal Terremoto del 2016

Riccardo Iacona, Presa Diretta su Rai3

Presa Diretta torna su Rai3. Nel quarto anniversario del drammatico terremoto nel centro Italia, Riccardo Iacona riparte con otto nuovi appuntamenti da lunedì 24 agosto alle 21.20.

Il programma ci accompagnerà in un viaggio all’interno del cratere del sisma per raccontare perché la ricostruzione non è mai decollata. I soldi c’erano, eppure le zone terremotate di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio sembrano dimenticate e abbandonate al loro destino.

In studio, ospiti di Riccardo Iacona, Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio per i Conti Pubblici Italiani; Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico; Nicola Alemanno, sindaco di Norcia; Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione per la Regione Marche.

La situazione a 4 anni dal sisma

A 4 anni dalla prima scossa un pezzo dell’Italia centrale è ancora in ginocchio e rischia di spopolarsi definitivamente. Le macerie non ancora rimosse del tutto, i cantieri privati e quelli pubblici che non riescono a partire, le imprese che non ce la fanno più, la popolazione sparsa tra hotel, casette e container.

I sindaci che denunciano: c’è troppa burocrazia. Ma c’è anche la svolta positiva delle iniziative messe in campo dal nuovo Commissario Straordinario alla Ricostruzione e le novità contenute nel decreto Semplificazione e in quello di Ferragosto che potranno accelerare una ricostruzione mai partita. 

Quali sono le zone più a rischio in Italia?

E ancora, le mappe di pericolosità sismica, quelle che ci dicono quali aree del Paese sono più o meno a rischio, sono affidabili?
Oggi l’Italia colpita dal sisma aspetta di capire se le misure previste dal Decreto Semplificazioni riusciranno a sbloccare finalmente i cantieri.

PresaDiretta è andata a Genova durante la ricostruzione del ponte Morandi, per capire se rappresenta un modello esportabile per le opere pubbliche.
Ma se non siamo riusciti a spendere i soldi stanziati per il sisma in 4 anni, ce la faremo ad affrontare la prova di una Ricostruzione ancora più impegnativa, quella dell’economia nazionale devastata dalla pandemia

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