di Marco Zonetti 🖋️
Qualche giorno fa VigilanzaTv ha rilanciato la disamina della giurista Vitalba Azzollini, la quale sul quotidiano Domani sottolineava come i talk show italiani, in onda sia sulla Rai sia sulle Tv commerciali, stiano di fatto “aggirando” le sanzioni europee che proibiscono d’invitare nelle trasmissioni televisive giornalisti e personaggi vicini o organici al regime di Vladimir Putin.
In questi mesi, e da ancor prima della crisi ucraina, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) ha piĂą volte fatto appello all’AgCom invocandone l’intervento in merito, e un segnale dall’AutoritĂ per le Garanzie nelle Comunicazioni è arrivato infine con una lettera della commissaria Elisa Giomi al Foglio. Lettera nella quale quest’ultima sottolinea come esistano “misure di prevenzione o correzione quali il fact-checking, la contestualizzazione, il contraddittorio, che le televisioni possono adottare per evitare la propagazione di informazioni false”. E come la legge consideri i “programmi di informazione delle emittenti radiofoniche e televisive, quindi anche di quelle private, come ‘servizi di interesse generale’. Un interesse che potrebbe essere minacciato da tentativi di alterazione del dibattito pubblico, e che deve essere difeso facendo ciascuno la propria parte“.
Ricordando la sanzione comminata circa due anni fa dall’AgCom alla Rai “per non avere garantito il rispetto dei princìpi di imparzialitĂ , indipendenza, pluralismo e correttezza dell’informazione”, la commissaria Giomi sottolinea altresì che: “Secondo la classificazione dell’European Democracy Action Plan, esistono contenuti non solo falsi, ma diffusi con intento fraudolento nell’ambito di operazioni coordinate, volte a influenzare il pubblico con mezzi ingannevoli o persino a esercitare ingerenza nello spazio informativo di una nazione da parte di un soggetto straniero. Proprio l’ingerenza messa in atto da attori statuali, che secondo il Copasir si sarebbe intensificata nel contesto del conflitto in corso, ha costituito l’oggetto delle audizioni del comitato“.
Il Segretario della Vigilanza Rai Anzaldi ha commentato così il suddetto intervento: “Finalmente l’Agcom batte un colpo, la lettera della commissaria Elisa Giomi al Foglio rappresenta un primo segnale positivo su disinformazione e tutela del pluralismo dopo mesi di totale scomparsa dai radar di questa Authority, insediata ormai da quasi due anni. Una riflessione interessante da leggere, in particolare quando la commissaria ricorda la “significativa sanzione nei confronti della Rai per non avere garantito il rispetto dei princìpi di imparzialitĂ , indipendenza, pluralismo e correttezza dell’informazione”, di due anni fa. Peccato che quella sanzione sia finita nel dimenticatoio proprio per responsabilitĂ diretta degli attuali commissari Agcom, che di fronte ad un ricorso capzioso della Rai hanno deciso di non presentare nemmeno appello al Consiglio di Stato, lasciando che in Rai non cambiasse nulla“.
Quanto alla disinformazione russa nei talk show, secondo l’On. Anzaldi, “la commissaria Giomi cita giustamente l’attivitĂ del Copasir ma dimentica la commissione di Vigilanza, dove è pronta da settimane una risoluzione sulla rotazione degli opinionisti che viene tenuta bloccata dal Movimento 5 stelle, lo stesso partito che ha espresso Giomi in Agcom“.
E il Segretario della Vigilanza precisa: “Sono passati ormai quasi due mesi da quando si è iniziato a discutere della risoluzione Barachini (il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini (Fi), ndr), ma di rinvio in rinvio siamo arrivati alla fine della stagione televisiva. PerchĂ© questa settimana non è stata convocata la commissione? Tra ponte del 2 giugno e settimana elettorale per amministrative e referendum, se ne parlerĂ non sappiamo quando. Un’intera commissione bloccata dall’ostruzionismo di Conte e del Movimento 5 stelle, che stanno facendo di tutto per tutelare i ricchi compensi degli opinionisti del Fatto Quotidiano come Scanzi“. Michele Anzaldi si riferisce ai compensi di Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano, contrattualizzato a #Cartabianca, programma che vede tra i suoi ospiti fissi altre firme della testata diretta da Marco Travaglio, ovvero il professor Alessandro Orsini, docente di Sociologia del Terrorismo Internazionale alla Luiss, e la filosofa Donatella Di Cesare.