di Marco Zonetti
Tra le ottanta e le cento persone saranno inviate dalla Rai in Qatar per seguire i campionati mondiali di calcio in partenza il 20 novembre prossimo. Lo rivela Gianluca Roselli sul Fatto Quotidiano, sottolineando che – della nutritissima delegazione – faranno parte giornalisti, tecnici, maestranze e impiegati. Il tutto per raccontare un mondiale nel quale non giocherà l’Italia (senza contare la non secondaria questione relativa alla violazione dei diritti umani da parte del Paese che ospita la kermesse calcistica).
Un mondiale i cui diritti di trasmissione – acquistati dalla precedente amministrazione presieduta da Fabrizio Salini e Marcello Foa – sono costati alla Rai la bellezza di 180 milioni di euro. Ben 70 milioni in più rispetto all’offerta della concorrenza, tanto da suscitare le critiche dello stesso Pier Silvio Berlusconi. “Questo è servizio pubblico?” ha commentato il patron di Mediaset.
In ogni modo, cambiano governi e parlamenti e si susseguono gli eventi degni di nota, ma la grandeur della Rai – a spese nostre – resta immutata. Rammentiamo infatti la vexata quaestio delle trasferte dei giornalisti Rai per seguire i viaggi del Papa. Dagospia rivelò in anteprima che l’Ad Carlo Fuortes aveva intenzione di ridimensionarle per razionalizzare i costi, ma fu poi costretto a tornare sui suoi passi lapidato dai vaticanisti in forza alla Rai (che scoprimmo essere ben dodici!).
E che dire della delegazione “monstre” inviata in Usa per le elezioni presidenziali americane del 2020? Ventuno persone spedite nella faraonica e costosissima sede Rai di Tribeca malgrado Oltreoceano vi fossero ben tre corrispondenti fissi della Tv pubblica, come denunciato da Michele Anzaldi, già Segretario della Commissione di Vigilanza Rai. Il quale rivelò anche della settantina di teste spedite a Tokyo in occasione delle Olimpiadi dell’anno scorso, un’elefantiaca spedizione che non scongiurò i ripetuti errori e le tante imbarazzanti gaffe nella copertura delle varie gare. Una su tutte? La messa in onda della semifinale di doppio del tennis tra i croati Mektic / Pavic contro gli statunitensi Sandgren/Krajicek, mentre in sottofondo si udiva invece il commento del singolo Djokovic-Nishikori.
Auspicando che in Qatar ciò non succeda, l’investimento si rivelerà proficuo per Viale Mazzini? Le 64 partite per la trasmissione delle quali si sono acquistati i diritti a peso d’oro attireranno pubblico? Staremo a vedere. In ogni caso, successo o fiasco, avremo pagato comunque noi.