Quirinale: quando Fico invocava l’ascia di guerra contro il Napolitano bis

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Il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico proclama la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale

di Marco Zonetti 🖋️

Chi sabato sera, 29 gennaio 2022, ha seguito la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale non può essersi lasciato sfuggire gli sguardi lieti e i soddisfatti cenni d’intesa del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico indirizzati al riconfermato inquilino del Colle, prima di dare la parola a quest’ultimo dopo la votazione dei Grandi Elettori.

Con il placet grillino al Mattarella bis è ritornata subito in mente la richiesta di impeachement (poi prontamente ritirata) avanzata da Luigi Di Maio nel 2018, ma riavvolgendo il nastro dei ricordi, tuttavia, chi segue da anni la politica non può non essere tornato con la memoria all’aprile 2013, quando lo stesso Roberto Fico – all’epoca “semplice” parlamentare del M5s – gridava allo scandalo per la rielezione di Giorgio Napolitano.

All’epoca scriveva Fico su Facebook: “Alziamo l’ascia di guerra. Davanti ai miei occhi si sta consumando la morte della Repubblica Italiana, ma ogni morte è sempre una rinascita come ci insegna la vita stessa. In aula è appena entrato Berlusconi sorridendo avendo raggiunto l’accordo con il Pd. La vergogna di questi deputati e senatori è inenarrabile“.

E ancora: “Ora dobbiamo reagire come Popolo italiano unito e non solo come Movimento Cinque Stelle. Oggi, 20 aprile 2013, una parte consistente dei parlamentari italiani in nome del dio partito hanno dichiarato guerra ai cittadini occupando di fatto le Istituzioni democratiche. Il Pd pur di non cambiare palesa con il grande inciucio quello che ha fatto per vent’anni ovvero andare di pari passo con il Pdl per garantirsi interessi reciproci. Grazie al Movimento Cinque Stelle si sono dovuti definitivamente palesare e dichiararsi pubblicamente per ciò che davvero sono. Messi alle corde la vera natura viene fuori. Il Paese è in rovina esclusivamente grazie a loro. Oggi più che mai va alzata l’ascia di guerra, l’ascia della democrazia, della libertà e del cambiamento fatto di comunità, conoscenza e progetti. Si sono arroccati nel palazzo, chiusi, barricati, soli. Sono disperati“.

Il finale solenne del suddetto post è alquanto divertente, riletto con gli occhi di oggi: “Pur di non cambiare, hanno fatto Giorgio Napolitano per la seconda volta presidente della Repubblica, cosa mai successa nella storia di questo Paese. Pur di non cambiare portano alla rovina un intero Paese”.

Leggendo le parole barricadere di cui sopra, si stenta a credere che siano state scritte dallo stesso Fico che sabato scorso proclamava la rielezione di Sergio Mattarella in Parlamento e che, poco dopo, gli “consegnava” il secondo mandato con palpiti e rossori. Non possiamo non citare una nota simpatizzante dichiarata dei grillini: “Come si cambia, per non morire. Come si cambia, per ricominciare”.

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