di Marco Zonetti 🖋️
Fin dalla primavera del 2005, ovvero da ben diciassette anni, ad affiancare Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3 in qualità di “valletta” abbiamo l’ex modella svedese Filippa Lagerbäck, lanciata da un celebre spot della Birra Peroni. Dopo qualche avventura a Mediaset e anche al cinema, Filippa è subentrata a Ilary Blasi a metà della seconda stagione di Che tempo che fa e, da allora, non l’ha più lasciato.
Pur condividendo la rappresentanza femminile con Luciana Littizzetto, le sorti di Filippa non potrebbero essere più diverse da quelle della comica torinese: laddove quest’ultima è di fatto l’anima del programma, Lagerbäck è infatti relegata all’infinitesimale ruolo di bella statuina chiamata soltanto a presentare gli ospiti, talvolta sbagliandoli anche.
In una trasmissione che fa del politically correct la sua sbandieratissima bandiera, ecco che la marginalità della “povera ma bella” Filippa finisce per stridere e divenire emblema di un salottino che, almeno per quanto riguarda la gender equality tanto cara alla Presidente Rai Marinella Soldi, predica molto bene ma razzola malissimo.
Il “caso Lagerbäck” ha attirato l’attenzione del giornalista, critico televisivo e saggista Sebastiano Messina che, in occasione, della Festa della Donna, ha twittato: “Se la Rai volesse stupirci per l’8 marzo trasmetterebbe una puntata speciale di Che Tempo che fa in cui Filippa Lagerbäck conduce e Fabio Fazio annuncia solo il nome del prossimo ospite e poi tace, sorridendo, per tutto il tempo“. Fazio darà retta all’auspicio di Messina, e domenica prossima assisteremo a una tale rivoluzione? Chissà perché, ne dubitiamo profondamente.