Rai. Addio ad Angelo Guglielmi, papà di Chi l’ha visto?, Storie maledette, Blob

Angelo Guglielmi, storico Direttore di Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

Chi l’ha visto?, Storie maledette, Telefono gialloSamarcandaLinea roventeUn giorno in preturaLa TV delle ragazzeBlobMi manda Lubrano (poi divenuto Mi manda Raitre), Io confessoMagazine 3AvanziUltimo minutoQuelli che il calcio (passato nel 1998 su Rai 2), Da Storia Nasce StoriaTunnel. Trasmissioni che hanno fatto la storia di Rai3, in alcuni casi ancora oggi in onda con grande successo, e tutte nate fra il 1987 e il 1994 sotto l’egida dell’allora Direttore della Terza Rete, ovvero Angelo Guglielmi.

Guglielmi, che ci ha lasciati oggi – 11 luglio 2022 – all’età di 93 anni, era entrato nella Tv di Stato tramite concorso nel 1954, e dopo essere stato capostruttura di Rai1 dal 1976 al 1987 (ideando programmi come Bontà loro, il primo talk show della Storia della Tv italiana, condotto da Maurizio Costanzo) era passato sul finire degli anni Ottanta a guidare l’allora “Cenerentola” delle reti Rai, portandola in breve tempo da meno dell’1% di share a oltre il 10%.

Nei suoi anni al timone di Rai3, Guglielmi lanciò personaggi quali Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Roberta Petrelluzzi, Serena Dandini, Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Giuliano Ferrara, Daniele Luttazzi, Simonetta Martone, Maurizio Mannoni e Franca Leosini. Una delle sue ultime apparizioni televisive risale a qualche mese fa, in un servizio delle Iene firmato Gaetano Pecoraro, nel quale l’ex dirigente deplorava la Risoluzione tesa a regolamentare opinionisti e ospiti dei talk Rai proposta dalla Commissione di Vigilanza Rai e attualmente “congelata”.

Commissione che egli definiva il male assoluto, poiché “organo che legittima l’ingerenza della politica sulla Rai”. Secondo Guglielmi, dietro la proposta contenuta nella Risoluzione al vaglio della Vigilanza e la necessità di garantire il pluralismo nei talk show si sarebbe celato l’espediente di salvaguardare quello dei partiti, “cosa inaccettabile”. “La Vigilanza deve sparire!” aveva quindi tuonato lo storico Direttore di Rai3.

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