Nomine Rai, Anzaldi: “Accordi Conte-Fuortes-Bettini? Intervenga Draghi”. Pd smentisce

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Giuseppe Conte, Goffredo Bettini e Carlo Fuortes

La rivelazione in anteprima di VigilanzaTv e Dagospia, secondo la quale l’Ad Rai Carlo Fuortes era invitato alla festa di compleanno di Goffredo Bettini, ex senatore dem, a tutt’oggi deus ex machina del Pd e grande supporter di Giuseppe Conte, ha poi avuto un seguito il giorno successivo su Corriere.it e sul sito di Roberto D’Agostino, con la pubblicazione di fotografie che ritraevano gli invitati al party, fra i quali spiccavano per l’appunto il leader M5s e l’Amministratore Delegato Rai, oltre a molti esponenti illustri e istituzionali del Partito Democratico.

L’articolo del Corriere faceva riferimento a un conciliabolo tra Fuortes, Bettini e Conte, stretti nel filo di una fitta conversazione, lasciando intuire che discutessero anche delle imminenti nomine Rai per le direzioni dei telegiornali e delle superdirezioni di genere.

Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha commentato così la notizia: “Gravissimo e senza precedenti quanto riferisce Maria Teresa Meli su Corriere.it: l’amministratore delegato della Rai Fuortes, presente a una festa dall’esponente Pd Goffredo Bettini, si sarebbe addirittura appartato insieme al leader M5s Conte e al festeggiato per parlare dei nuovi direttori dei Tg che la Rai dovrebbe nominare a breve”.

E prosegue: “Già è grave e sconveniente che Fuortes abbia partecipato, a maggior ragione dopo aver detto di essere lontano dalla politica, ma se fosse confermato che ha parlato di direttori con esponenti di partito si tratterebbe di un caso di ingerenza e sudditanza che avrebbe pochi eguali nella storia del servizio pubblico. Se Fuortes non smentisce subito, intervenga il presidente Draghi che ha deciso la sua nomina”.

Anziché essere Fuortes a smentire, è stato il deputato del Pd Claudio Mancini, componente della Direzione Nazionale dem a farsi inusitatamente portavoce dell’Ad Rai. “Bettini ha già chiarito circa le fantasiose ricostruzioni sul suo compleanno. A questo siamo ridotti! A dover smentire il nulla. Vedo però che ad Anzaldi non è bastato. Chiama in causa l’ad della Rai, inventandosi di sana pianta un suo
colloquio con Bettini e Conte circa i destini della Rai dando credito a queste voci”.

Veramente la notizia era sul Corriere, quindi semmai se la sono inventata loro… Ma a parte questo, Mancini continua: “La malafede è evidente perché Anzaldi non sa nulla di ciò che è accaduto, non essendo stato invitato alla festa. Nonostante questo, rincara la dose. Secondo lui Fuortes non avrebbe dovuto accettare l’invito del festeggiato. Vale a dire di una persona che lo conosce da trent’anni. Con la quale ha lavorato insieme per dieci. Legata a lui da una amicizia profonda e disinteressata. Fuortes invece si è dimostrato in tutte le occasioni un integerrimo professionista, legato al suo mandato con grande spirito di servizio. Quello di Anzaldi è quindi un richiamo da caserma. Altro che liberale, come il deputato renziano ama definirsi.”

Da parte del Pd una insolitamente accorata difesa di Fuortes, mentre dalla Rai – come di consueto – non è volata una mosca. Forse la Direzione Nazionale Dem è stata nominata portavoce ufficiale dell’Amministratore Delegato della Tv pubblica? 

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