Rai, Anzaldi: “Basta falsità nei talk, Vigilanza approvi risoluzione su opinionisti”

Marco Travaglio, Furio Colombo, Alessandro Orsini Fatto Quotidiano
Marco Travaglio, Furio Colombo, Alessandro Orsini

di Marco Zonetti 🖋️

Fa ancora discutere l’accorata lettera dello scrittore, giornalista ed ex Deputato Furio Colombo pubblicata qualche giorno fa sulla testata del quale egli è uno dei fondatori, ovvero il Fatto Quotidiano. Deplorando la collaborazione del quotidiano con il Professor Alessandro Orsini, Colombo ha dichiarato nero su bianco di “non voler essere complice” delle fake news del docente di Sociologia del Terrorismo Internazionale che sta spopolando in tutti i talk show, in primis a #Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer su Rai3, con una scia di polemiche infinite.

Le parole di Colombo apparse sulla testata diretta da Marco Travaglio sono state rilanciate anche dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), che ha commentato: “L’Ordine dei Giornalisti col suo silenzio vuole invece essere complice? Davvero si possono mettere sullo stesso piano realtà storica e pseudo-verità? Martedì la commissione di Vigilanza Rai vota la Risoluzione sulla rotazione degli opinionisti nei talk show del servizio pubblico, che il Movimento 5 stelle vuole in ogni modo bloccare per tutelare i ricchi compensi di Scanzi e dei collaboratori del Fatto: mi auguro che i partiti non siano complici“.

Michele Anzaldi allude alla risoluzione sugli opinionisti e ospiti dei programmi di approfondimento della Rai proposta dal Presidente della Vigilanza Alberto Barachini e ostacolata da Fratelli d’Italia ma soprattutto dai grillini, determinati – secondo l’On. Anzaldi – a difendere le ospitate pagate di Andrea Scanzi a #Cartabianca e la presenza egemone delle firme del Fatto Quotidiano nei vari talk show.

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai ha altresì commentato la risposta di Giuliano Ferrara sul Foglio alle asserzioni di Urbano Cairo, proprietario del Corriere della Sera e di La7. Secondo Cairo è giusto ospitare anche i “putiniani” nelle trasmissioni di approfondimento di La7, giacché “quando queste persone, questi ospiti, fanno propaganda” l’imprenditore assicura “che il telespettatore li sgama immediatamente. Le persone non sono stupide. Oggi la gente che ascolta ore e ore di tv è molto disincantata. Non la convinci dicendo due stupidaggini. Le dico di più: di alcuni di questi personaggi televisivi filoputiniani secondo me la gente ride […] ma in mezzo a tante altre voci che vengono messe a confronto”.

Se Ferrara ha criticato le opinioni di Cairo riguardo ai talk di La7, Michele Anzaldi ha esteso le riflessioni del fondatore del Foglio anche alla Rai. “Perché sulla guerra in Ucraina dare spazio a ‘balle non credibili'” ha scritto su Facebook il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, “ché tanto ‘la gente mica è scema, sa distinguere’, se appunto si tratta notoriamente di falsità e propaganda dichiaratamente infondata? Se nessun altro sistema dell’informazione lo fa nei grandi paesi europei, e non lo fanno neanche i nostri principali quotidiani (a partire dal Corriere dello stesso Cairo ma anche il tg di Enrico Mentana), perché dovrebbero caderci invece i principali talk show della tv italiana, a partire proprio da alcune trasmissioni del servizio pubblico?”.

E ancora: “Di fronte ad una situazione così incomprensibile, che vede giornalisti pagati dal Cremlino messi sullo stesso piano di opinionisti liberi e indipendenti della stampa italiana, viene da chiedersi se si possa davvero continuare a trattare temi di estrema delicatezza, quali l’invasione russa in Ucraina ora o la vaccinazione anti covid pochi mesi, alla stregua di un mero show televisivo per fare audience. Ecco perché la commissione di Vigilanza ha deciso di intervenire, con una risoluzione che suggerisce alcuni principi irrinunciabili per un vero servizio pubblico: rotazione degli opinionisti dando spazio a tutti, gratuità per evitare il mercato delle opinioni (e degli agenti), maggior rigore nella scelta degli ospiti per privilegiare chi è realmente competente su determinate materie“.

Concludendo, L’On. Anzaldi ricorda nuovamente che martedì prossimo, 17 maggio 2022, si voterà in Commissione di Vigilanza la suddetta risoluzione proposta dal Presidente Barachini tesa a regolamentare gli opinionisti nei talk della tv pubblica, e “vedremo se i partiti manterranno gli impegni presi o se si imporrà il tentativo del Movimento 5 stelle di bloccare tutto per salvare i ricchi compensi di Scanzi e dei collaboratori del Fatto Quotidiano nelle trasmissioni Rai“.

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