Rai, Anzaldi: “Così si rischia di schiantarsi. L’Ad cambi consiglieri”

Ad Rai Carlo Fuortes
Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Rai

di Marco Zonetti

L’audizione in Commissione di Vigilanza dell’Amministratore Delegato Rai Carlo Fuortes (qui il video integrale della seduta), ha creato scompiglio tra i parlamentari della Bicamerale, e le peculiari ipotesi avanzate dal vertice della Tv di Stato riguardo al risanamento del bilancio dell’azienda hanno allarmato anche la società civile.

Alludiamo in particolar modo, nel definire senza mezzi termini il canone “un’imposta incongrua (leggi troppo bassa, ndr) rispetto ai grandi impegni che Rai ha nella gestione dei compiti di servizio pubblico”, all’idea di Fuortes d’introdurre una tassa sulla detenzione degli apparecchi atti alla ricezione dei programmi televisivi, in primis i cellulari. O alla possibilità di eliminare – a partire dal 2022 – l’attuale trattenuta da 110 milioni di euro destinati a partire dal 1° gennaio 2021 dalla Legge di bilancio 2021 ( L. 178/2020: art. 1, co. 616) al Fondo per il Pluralismo e l’Innovazione dell’Informazione.

Ipotesi, quest’ultima, accolta negativamente dal Presidente della Fieg Andrea Riffeser Monti che ha commentato: “Desta sorpresa e sconcerto la proposta dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes di eliminare la quota del canone assegnata annualmente al Fondo per l’editoria. Si tratta di risorse peraltro limitate, per l’esattezza 110 milioni di euro, a fronte di oltre 1,7 miliardi di finanziamento pubblico incassato dalla Rai che rappresenta una quantità di risorse senza uguali per gli altri operatori”.

Intervistato al riguardo da Radio Radicale, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) ha dichiarato: “Le soluzioni avanzate dall’ad della Rai Carlo Fuortes per ripianare i debiti della Rai sono stati accolte da un coro di critiche: l’ipotesi di attingere al Fondo dall’editoria o mettere una tassa sulla fruizione dei video attraverso dispositivi elettronici come smartphone o pc, sono state bocciate all’unanimità dalla Commissione Vigilanza Rai”.

Aggiungendo quindi: “Le parole di Fuortes devono far riflettere. Con la sola eccezione dell’Usigrai, le sue proposte hanno suscitato solo critiche, dal presidente della Fieg Andrea Riffeser Monti, che le ha considerate ‘sconcertanti’ all’intera Commissione di Vigilanza Rai. Evidentemente, e’ stato mal consigliato. Fossi in lui prenderei in seria considerazione la possibilità di cambiare consiglieri. Anche perché in una precedente audizione lui stesso aveva proposto la diversa soluzione di invertire rotta perché davanti abbiamo un iceberg. Oggi, invece, viene a chiederci più benzina. Per far cosa, per andare più velocemente contro l’iceberg? Cosi’ non può funzionare“.

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