Rai. Anzaldi: “Intervista imbarazzante di Foa al Corriere. 3 anni di stipendio percepito ingiustamente”

Fabrizio Salini Marcello Foa Rai
L’Ad Rai Fabrizio Salini e il Presidente Marcello Foa

Il Presidente Rai (in uscita) Marcello Foa, in quota Lega ma esaltato con tripudi di entusiasmo dal M5s ai tempi del suo insediamento, ha rilasciato un’intervista al Corriere della sera nella quale rivendica un proprio mandato “molto positivo” e invita la politica a restare fuori dalla Tv di Stato e di rispondere solo al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ovvero, al Governo.

Le parole piuttosto arbitrarie di Foa sono state duramente criticate dal Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi, che fin dalla nomina del vertice Rai ha parlato di elezione compromessa da possibile vizio legato alle schede di votazione, private del requisito di “irriconoscibilità”. L’On. Anzaldi ha chiesto anche l’accesso agli atti, in cerca di chiarezza. Invano.

“L’intervista di Foa al Corriere della sera è davvero imbarazzante” scrive l’On. Anzaldi su Facebook. “Dimostra di non avere capito neanche a fine mandato quale sarebbe dovuto essere il suo ruolo, ovvero quello di presidente di garanzia della Rai quale non è mai stato. Conferma di non conoscere e di conseguenza di non rispettare la legge. Dovrebbe restituire subito i 3 anni di stipendio percepito ingiustamente“.

E precisa: “Dire che la Rai dovrebbe rispondere solo al ministero dell’Economia, quindi solo al Governo, significa non conoscere nemmeno la legge grazie alla quale lo stesso Foa ha avuto la poltrona, seppur in modo illegittimo. La legge prevede che il presidente del Cda riceva il voto favorevole di un’ampia maggioranza trasversale in Parlamento, i due terzi della commissione di Vigilanza, perché deve tutelare tutti i cittadini e tutte le idee, non solo quelle della parte temporaneamente al governo, deve tutelare il pluralismo rappresentato dall’intero arco parlamentare. Foa, invece, è stato nominato violando la legge, è stato bocciato una prima volta dalla commissione di Vigilanza e poi la sua nomina è stata imposta ad una seconda votazione con una procedura opaca, senza che sia stato mai consentito l’accesso agli atti di quelle schede“.

Quindi il Segretario della Vigilanza conclude: “In questi 3 anni Foa non ha fatto nulla per tutelare il pluralismo, a maggior ragione dopo la multa senza precedenti dell’Agcom sulla quale non ha mai detto nulla. Ecco perché con Foa e Salini la Rai ha toccato il punto più basso ed è urgente che il presidente Draghi avvii al più presto una nuova stagione per il servizio pubblico“.