Rai, Anzaldi: “La Tv pubblica si occupa di Totti, non della crisi di Governo”

Rai

di Marco Zonetti 🖋️

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di lunedì 18 luglio 2022 vedono, in prima serata, un altro ottimo risultato per Zona Bianca condotto da Giuseppe Brindisi su Rete4, che ha inaugurato televisivamente con 806.000 spettatori e il 6.4% di share la settimana decisiva per il Governo in attesa di domani, mercoledì 20, quando Mario Draghi si presenterĂ  alle Camere dopo le dimissioni respinte dal Presidente Mattarella. Malgrado il delicato momento politico-istituzionale, ieri sera la Rai generalista era ancora una volta “spenta”, con la partita di calcio femminile su Rai1, il telefilm su Rai2 e le repliche di Report su Rai3. A differenza delle Tv commerciali che vedono invece Rete4 dedicare ampio spazio quotidiano alla situazione con Stasera Italia e In Onda, mentre La7 con i suoi talk show e speciali è di fatto impegnata quasi 24 ore su 24 sulla contingenza politica. Questa sera, martedì 19 luglio, vi sarĂ  il focus di Filorosso su Rai3, ma si tratta di un sassolino di attualitĂ  istituzionale in un mare di repliche.

Lo denuncia anche il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che su Facebook scrive: “L’Italia si trova nel pieno di una drammatica crisi di governo, provocata dall’irresponsabilitĂ  di Conte e del Movimento 5 stelle, ma la Rai, che dovrebbe per contratto informare i cittadini, è totalmente assente. Si susseguono gli appelli delle istituzioni internazionali, dei sindaci, degli imprenditori e delle associazioni, delle piazze affinchĂ© il presidente Draghi prosegua il suo lavoro a Palazzo Chigi, ma gli unici a non essersi accorti che ci troviamo in un momento molto delicato per le nostre istituzioni sono i dirigenti della Rai“.

Michele Anzaldi invoca quindi il Consiglio di Amministrazione della Tv di Stato: “Il Cda Rai, che si riunirĂ  domani proprio in concomitanza con il discorso di Draghi alle Camere, si occuperĂ  di questa inaccettabile situazione? I consiglieri e la presidente Soldi porranno il problema, ne chiederanno conto all’amministratore delegato Fuortes?”.

E a questo punto illustra: “Mentre le tv commerciali stravolgono i palinsesti, propongono trasmissioni ogni sera, aprono spazi informativi nuovi, la Rai si limita a meno del minimo indispensabile, prosegue con la programmazione estiva (fatta principalmente di repliche) e se deve rivedere i palinsesti lo fa per il documentario su Totti, che viene anticipato, ma non per la crisi politica in corso“.

E precisa: “Tv private come La7 e Rete 4 propongono approfondimenti ogni sera, i cittadini sono informati grazie a trasmissioni come In Onda e Controcorrente, grazie a Zona bianca, mentre la Rai latita. L’unico esperimento nuovo proposto è Filorosso su Rai3, i cui buoni ascolti hanno dimostrato che per la prima serata del martedì si può proporre un’informazione piĂą equilibrata e meno spettacolarizzata mantenendo un ottimo riscontro di pubblico. Ma dove sono altre trasmissioni? Possibile che l’informazione sia considerata addirittura redditizia per le tv private, che si reggono solo sulla pubblicitĂ , mentre chi riceve il canone proprio per fare informazione, come la Rai, alla fine non adempia nemmeno a quanto previsto dal Contratto di Servizio?”.

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