Rai, Anzaldi: “Parole di Giorgetti in CdM sarebbero svolta per il servizio pubblico”

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di Marco Zonetti 🖋️

In questi giorni di ciclone mediatico sugli ospiti dei talk e gli opinionisti in odore di propaganda russa, con tanto di audizione dell’Ad Rai Carlo Fuortes di fronte al Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, rischiano di passare inosservate le parole pronunciate dallo Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti nell’ultimo Consiglio dei Ministri, e riportate dal quotidiano La Repubblica.

Secondo La Repubblica, discutendo del nuovo Contratto di Servizio che avrà vigore dal 2023 al 2027, il titolare del Mise in concerto con il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato i nuovi atti d’indirizzo riguardanti la Rai prossima ventura. A quel punto i colleghi ministri hanno iniziato ad avanzare richieste, come per esempio Andrea Orlando che ha auspicato più spazio da parte delle reti Rai al tema del lavoro, o la Ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini secondo la quale sarebbe utile parlare di più del Pnrr.

“Si può far tutto” avrebbe tagliato corto Giorgetti, “ma i servizi vanno pagati, perché la Rai non è un ente di beneficenza”. Repubblica non si sofferma a sviscerare questa dichiarazione, che invece potrebbe essere di fatto epocale. Possibile che, tra le righe delle dichiarazioni del Ministro Giorgetti, traspaia un’apertura istituzionale alla razionalizzazione dei costi e un taglio drastico agli ormai proverbiali sprechi della Rai?

Riguardo alle parole del titolare del Mise, VigilanzaTv ha chiesto un parere al Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che ci ha risposto: “Qualora le dichiarazioni del MInustro Giorgetti in CdM fossero confermate, potremmo dire che finalmente il Governo Draghi si sia orientato a fare meno cose, ma di grande qualità e con grande rispetto per il contratto di servizio. Sarebbe la tanto attesa svolta per il servizio pubblico e soprattutto per gli italiani che pagano il canone”.