Rai, Anzaldi risponde alla Destra: “Direttore Tg non può fare candidato”

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Gennaro Sangiuliano, a destra nella foto, con Matteo Salvini

Rai, Anzaldi risponde alle reazioni della Destra dopo il suo commento alla notizia del direttore del Tg2 candidato a Roma con la Lega. L’ipotesi – che dapprima appariva fantascientifica – era ventilata da giorni, fin quando il quotidiano La Repubblica non ha aggiunto un nuovo tassello alla vicenda.

Repubblica, Sangiuliano e la “candidatura assicurata alla Lega”

Sul quotidiano si leggeva che Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, accantona la candidatura di Massimo Giletti quale sindaco della Capitale, ma che “resta la candidatura assicurata alla Lega dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano“.

Parole che hanno suscitato, per l’appunto, l’immediata reazione del Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Anzaldi. Che su Twitter ha commentato:

Da giorni il direttore del Tg2 Sangiuliano viene indicato tra i possibili candidati del centrodestra a Roma senza smentite. Oggi Repubblica scrive che avrebbe addirittura “assicurato la sua disponibilità alla Lega”. Se non smentisce subito in modo netto, Salini sospenda l’incarico.

La risposta di Gennaro Sangiuliano

A stretto giro è arrivata la diplomatica risposta del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano.

“Già ieri ho contattato il direttore de La Repubblica per smentire ogni mio interesse alla candidatura pur disponendo come ogni cittadino italiano del diritto costituzionale all’elettorato attivo e passivo. Sono un giornalista, mestiere che amo, appartengo al servizio pubblico e cerco di onorarne i valori. La politica mi limito a raccontarla da cronista e a studiarne i risvolti”.

Il commento di Francesco Storace e Federico Mollicone

Ma ormai è scoppiato il putiferio, con la Destra scatenata contro le parole dell’On. Anzaldi. Come Francesco Storace, vicedirettore del Tempo:

Siamo agli attacchi personali. Non si spiega altrimenti la brutale dichiarazione del deputato di Italia Viva Michele Anzaldi contro il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano. Un attacco – l’ennesimo peraltro – assolutamente immotivato.

Siccome qualche giornale parla di un’ipotesi di candidatura di Sangiuliano a Roma (il voto è in primavera 2021), Anzaldi pretende l’immediata rimozione del direttore del Tg2. Senza chiedersi se è vero. E anzi, proprio perché non si leggono smentite, questo dovrebbe costare la carriera di un brillante giornalista semplicemente perché qualcuno parla di lui.

O come l’On. Federico Mollicone di Fratelli d’Italia:

I vaneggiamenti su Sangiuliano di Anzaldi sono inaccettabili, delle incursioni nella linea editoriale totalmente inappropriate che ledono l’indipendenza dei programmi di informazione del servizio pubblico. La nostra completa solidarietà a Sangiuliano e alla redazione, dall’altissima professionalità”.

La precisazione di Michele Anzaldi

A questo punto Michele Anzaldi torna sull’argomento e, su Facebook, risponde alle obiezioni.

“E’ evidente che se un direttore di un Tg Rai intende candidarsi alle elezioni e dà la disponibilità ad un partito per candidarlo, come per diversi giorni hanno scritto i giornali a proposito del direttore del Tg2 e la destra senza che fossero arrivate smentite, è incompatibile con l’incarico di direttore di telegiornale pubblico. Che ha il dovere di fare informazione in modo imparziale, corretto e plurale”.

E ancora:

“Vale anche per Sangiuliano, responsabile di ripetute violazioni sanzionate dall’Agcom. Perché il direttore del Tg2 ha smentito sulle agenzie solo dopo il mio tweet? Perché non lo ha fatto stamattina, dopo che il suo nome era uscito su uno dei quotidiani più diffusi, e non lo ha fatto nei giorni scorsi? Per rispetto ai telespettatori e all’azienda sarebbe stato doveroso farlo subito e doveroso è stato chiedere chiarimenti. Mollicone vuole il “direttore politico” nei tg Rai come se fossero giornali di partito? Evidentemente non ha chiaro cosa sia il servizio pubblico, soprattutto non ha chiaro che lo pagano i soldi di tutti gli italiani, di qualsiasi partito siano”.

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