Rai, Anzaldi: “Scarsa trasparenza, pluralismo assente ma le direzioni aumentano”

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi
Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv)

di Marco Zonetti 🖋️

Durante la sua audizione in Commissione di Vigilanza Rai (qui il video integrale) tenutasi nella mattinata di oggi, giovedì 7 luglio 2022, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha sottolineato – fra le altre cose – come la Tv pubblica regolata dal nuovo contratto di servizio debba necessariamente mettersi al passo con i tempi per quanto riguarda la digitalizzazione e la diffusione del sito ufficiale di RaiNews (che ristagna agli ultimi posti per visualizzazioni ), debba garantire il pluralismo nelle trasmissioni di approfondimento e grande attenzione alla Cultura e alla promozione dello Sport, nonché procedere alla razionalizzazione delle spese.

Nel suo intervento, il Segretario della Vigilanza Michele Anzaldi (Iv) ha sottolineato come la commissione (ovvero il Parlamento) e il Governo rappresentato dal Ministro Giorgetti siano sostanzialmente d’accordo su come dovrebbe essere la Tv di Stato. Per poi sottolineare che, invece, la Rai da tantissimo tempo sta andando nella direzione opposta, e ironizzare: “Spero che l’Ad e il CdA non stiano seguendo l’audizione perché altrimenti si dovrebbero dimettere tutti o cambiare lavoro”.

A quel punto l’On. Anzaldi ha evidenziato come vi sia, da parte di Viale Mazzini, scarsa trasparenza; come – invece di muoversi nell’ottica della razionalizzazione delle spese – le direzioni aumentino esponenzialmente; come vi sia esigua attenzione alla Cultura nel momento in cui nessun canale Rai si premuri di omaggiare la morte di uno scrittore come Raffaele La Capria trasmettendo il film da lui sceneggiato, Le mani sulla città, la cui tematica è a tutt’oggi attualissima. E ancora: come il pluralismo nei programmi di approfondimento non sia minimamente garantito vista la costante presenza degli stessi ospiti fissi, pagati o non pagati, e l’assenza di rotazione fra opinionisti e testate. Quanto allo Sport Rai, come non citare la recente brusca interruzione dell’oro alla nuotatrice Benedetta Pilato, che tanto ricordava quelle durante le Olimpiadi di Tokyo?

In ultima analisi, Michele Anzaldi ha ribadito come la Rai pensi più ad accontentare gli sponsor anziché i cittadini che pagano il canone, e ha ricordato le recenti proteste di tutte le sigle sindacali esacerbate dalle dichiarazioni dell’Ad Fuortes, secondo cui l’ultimo sciopero “non ha causato grossi danni”. Dimenticando che in tale occasione la Tv pubblica non ha potuto trasmettere un programma di approfondimento sui ballottaggi delle amministrative, facendosi superare in servizio pubblico, nonché in ascolti, da reti commerciali come La7 e Rete4.

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