Rai. Anzaldi scrive a Draghi: “I vertici stanno scippando il futuro dell’azienda, intervenga lei”

Michele Anzaldi e Mario Draghi

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), scrive su Facebook una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Draghi, invocandone l’intervento per bloccare le ultime manovre dei vertici dell’azienda, messe in atto per prorogare a tutti i costi la loro gestione in scadenza, nonché sfiduciata dal precedente esecutivo. Pubblichiamo di seguito integralmente la lettera.

“Gentile Presidente Draghi” scrive l’On. Anzaldi, “mi rivolgo direttamente a Lei perché quello che sta accadendo sulla Rai è davvero grave, siamo di fronte ad un vero e proprio scippo del futuro dell’azienda. Mi rendo conto che Lei sia impegnato, in questo momento, su questioni decisive per il nostro Paese come la campagna vaccinale, la riapertura e il ristoro delle attività economiche, il contrasto al covid, ma parliamo del futuro di quello che è il servizio pubblico radiotelevisivo pagato ogni anno con quasi 2 miliardi di euro del canone di tutti i cittadini, anche di chi oggi si trova a fronteggiare le difficoltà economiche della pandemia con la propria famiglia o la propria azienda. E’ ancora più inaccettabile, quindi, che questi soldi vengano bruciati e spesi male”.

“Gli attuali vertici – prosegue l’On. Anzaldi – della Rai, a partire dall’amministratore delegato Salini che ha pieni poteri sulla gestione dell’azienda, stanno mettendo in pratica un atteggiamento gravissimo: promozioni e nomine selvagge dell’ultimo minuto, ipoteche ultramilionarie sul futuro della Rai, mentre sembra di assistere ad una vera e propria tattica dilatoria per prorogare di fatto il loro mandato e arrogarsi anche il diritto di fare scelte che spetterebbero al prossimo Cda, come i palinsesti 2021-2022. Se risponde al vero che la seduta del Cda del 14 aprile, in cui si sarebbe dovuto discutere il Bilancio 2020, è stata rinviata addirittura al 23 aprile, saremmo di fronte alla conferma che gli attuali amministratori ormai scaduti stanno facendo di tutto per rimanere il più possibile al loro posto e utilizzare questo tempo per continuare a firmare contratti e assunzioni che ipotecano il futuro dell’azienda“.

E ancora: “Il Bilancio 2020, come ha fatto sapere ufficialmente la stessa Rai in un comunicato, è già pronto almeno dal 2 aprile. Sprecare altro tempo prima di discuterlo e approvarlo in Cda significa volerla tirare ancora più per le lunghe, visto che la conclusione del mandato avverrà proprio con l’approvazione definitiva del Bilancio, a maggior ragione dopo che i presidenti delle Camera hanno già avviato il 31 marzo la procedura per la nomina del nuovo Cda. Il Bilancio poteva essere portato in Cda lo stesso 2 aprile, visto che la Rai già dichiarava di sapere che sarebbe stato chiuso in pareggio, invece siamo arrivati a metà mese e ancora si rinvia alle prossime settimane.

“Gentile Presidente, mi auguro che insieme ai suoi stretti collaboratori Garofoli e Funiciello e ai ministri Franco e Giorgetti, impegnati su questo dossier, prenda al più presto in mano la situazione perché non è accettabile che i soldi dei cittadini vengano sperperati in questa maniera, così come non è accettabile che alla guida della Rai rimanga, anche oltre la naturale scadenza, chi in questi anni l’ha portato a toccare il punto più basso per qualità, pluralismo, rispetto della deontologia giornalistica. Con una Rai così, il lavoro per il suo Governo è ancora più difficile”.

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