Rai, Anzaldi: “Tgr confusionario e contorto sul Referendum Giustizia”

di Marco Zonetti 🖋️

Si avvicina la data del Referendum Giustizia – sui cui quesiti i cittadini esprimeranno la propria preferenza domenica prossima, 12 giugno 2022 – e la Rai stenta ancora a offrire una copertura informativa adeguata, come ha fatto rilevare anche l’AgCom per quanto riguarda i tempi dedicati alla consultazione.

Ma a lasciare perplessi non è soltanto l’esiguo spazio assegnato dalla Tv pubblica al Referendum, bensì anche il modo d’illustrare nei dettagli i cinque quesiti previsti e le ragioni del Sì e del No nelle sedi preposte, in primis i telegiornali.

Lo fa notare il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che già qualche settimana fa aveva deplorato la scarsa attenzione della Rai al Referendum di domenica 12 giugno. “Ecco come il Tgr Lazio” – scrive l’On. Anzaldi pubblicando su Facebook un video tratto dal notiziario regionale Rai, visibile qui sotto – ha spiegato il quesito referendario sulla Legge Severino: un’intervista al costituzionalista Giuseppe Verde, cui è stato chiesto di fare entrambe le parti in commedia, pro e contro il referendum”.

E il Segretario della Vigilanza precisa: “Una formula comunicativa davvero discutibile, il cui esito appare contorto, se non addirittura confusionario. Perché non sono stati sentiti rappresentanti del Sì e del No separatamente? Questa è l’informazione del servizio pubblico, la maggiore azienda giornalistica italiana? Un servizio preconfezionato e trasmesso, a quanto pare, in diverse regioni. Chi lo ha deciso? Chi è il responsabile?“.

Michele Anzaldi quindi conclude: “Chiedo al commissario Agcom Massimiliano Capitanio, esperto di comunicazione ed ex deputato della Lega: è questo il modo di spiegare il senso di un referendum? Davvero una tale informazione può dirsi corretta e comprensibile?”.

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