Rai, Anzaldi: “Tracollo senza precedenti per Isoradio. L’Ad Fuortes che fa?”

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Angela Mariella, Direttrice di Isoradio

di Marco Zonetti

Qualche mese fa pubblicavamo la denuncia accorata dell’ASAPS, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale riguardo al mutamento di rotta di Isoradio, a partire dall’autunno 2020. Scriveva l’ASAPS: “Il recente cambio di programmazione di Isoradio che ha accantonato larga parte degli spazi dedicati alla sicurezza stradale comprese le belle campagne “Motivi di sicurezza e La strada è di tutti” con testi scritti da ASAPS (Lorenzo Borselli e Giordano Biserni) non è piaciuto al pubblico“. E la disamina precisava che: “Le molto discutibili rubriche che poco o nulla hanno a che vedere con la mobilità e che vanno ad imitare quello che già fanno altre emittenti sono state bocciate con un durissimo e ineguagliato calo degli ascolti,  pari a un meno 25%! Solo qualche tempo fa Iso sfiorava un milione di ascoltatori giornalieri ora è scesa a 616.000“.

E il trend negativo è proseguito, come segnala su Facebook l’Onorevole Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, che per primo criticò lo “snaturamento politico” della radio del Servizio Pubblico diretta da Angela Mariella in quota Lega.

Scrive l’On. Anzaldi: “Quanti casi Isoradio i cittadini dovranno ancora finanziare con i loro soldi? Un anno fa, in spregio al buonsenso e alla buona amministrazione e ignorando le denunce avanzate ad esempio dal sottoscritto, la Rai gialloverde decise di nominare un nuovo direttore a Isoradio, invece di accorpare la testata al Gr come sarebbe stato naturale visto che nella radio la Newsroom unica è stata fatta con successo dal 1993. E i risultati si vedono: in 6 mesi c’è stato un netto crollo degli ascolti, -25% per un’emittente di pubblica utilità che con la nuova direttrice Angela Mariella ha visto la proliferazione di trasmissioni di carattere politico, in aperta violazione del Contratto di Servizio per un’emittente che in base all’articolo 13 dovrebbe occuparsi esclusivamente di infomobilità. Dai 754mila ascoltatori medi del secondo semestre 2020 si è passati a 616mila del primo semestre 2021. Un tracollo senza precedenti. E Fuortes che fa?“.

Il Deputato di Italia Viva sottolinea inoltre che: “Sulla riforma dell’informazione la Rai ha il dovere di dare risposte alla Vigilanza e ai cittadini che pagano il canone: davvero l’Ad Fuortes, che si è presentato denunciando il grave buco nei conti del servizio pubblico, intende proseguire con la moltiplicazione delle testate giornalistiche, dei direttori, dei vicedirettori, dei microfoni nelle trasferte internazionali? Davvero la Rai vuole rimanere l’unica tv pubblica a livello mondiale con ben 8 testate giornalistiche? Davvero la Rai di Draghi si appresta a varare l’ennesima tornata di nomine e lottizzazioni?“.

E precisa: “Come può questo Cda ignorare che c’è un progetto, il Piano News di Gubitosi, già approvato da un precedente Cda e dalla Vigilanza, che farebbe risparmiare 70 milioni all’anno e porterebbe la Rai al pari di Bbc, France Television, Zdf, Tve e tutti i servizi pubblici europei?”.

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