Riguardo alla decisione della Rai di rescindere il contratto del Professor Alessandro Orsini, docente di Sociologia del Terrorismo Internazionale alla Luiss di Roma, contratto che prevedeva un compenso di 2.000 euro per sei puntate quale ospite del programma #Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer su Rai3, pubblichiamo il commento dell’Onorevole Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza, pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Il caso Orsini ha fatto emergere quanto la Rai sia un’azienda totalmente allo sbando: decisioni prese e revocate in poche ore, i massimi dirigenti che si dichiarano all’oscuro di quello che succede nelle trasmissioni, conduttrici che rilasciano dichiarazioni pubbliche contro l’azienda. Una gestione davvero imbarazzante per chi è chiamato ad amministrare quasi 2 miliardi di euro annui del canone dei cittadini.
Alla luce delle dichiarazioni di queste ore, in attesa che la Rai dia alla commissione di Vigilanza spiegazioni ufficiali e dettagliate su come stanno le cose, in particolare sul presunto “mercato degli opinionisti”, mi permetto di avanzare cinque domande:
1) Bianca Berlinguer sostiene di non essere stata consultata preventivamente sullo stop al contratto a Orsini. Ma lei aveva consultato il direttore di rete Di Mare sulla decisione di contrattualizzare Orsini per 6 puntate?
2) Chi aveva firmato il contratto a Orsini? Possibile che un conduttore in Rai possa decidere chi assumere senza che l’azienda sappia nulla? Il compenso a Orsini era stato deciso direttamente da Berlinguer? Non era passato dall’Ufficio Contratti, dall’Ufficio del Personale, dalla direzione di rete?
3) Orsini ha dichiarato di essere pronto a partecipare a #Cartabianca gratuitamente. Ma allora che bisogno c’era di fargli un contratto? Davvero il servizio pubblico Rai, con la sua storia e la sua autorevolezza, ha bisogno di pagare gli opinionisti per averli ospiti in trasmissione? Succede così solo a #Cartabianca o anche nelle altre trasmissioni di informazione?
4) Berlinguer ha dichiarato di aver chiamato Orsini perché lo ritiene “una voce rappresentativa di un’opinione presente nella società italiana”, ovvero un’opinione in qualche modo accondiscendente con la Russia. Ma chi stabilisce che questa posizione, ammesso che sia davvero diffusa nella società italiana e debba comunque essere rappresentata in una trasmissione, debba essere affidata proprio al professor Orsini? Chi ha eletto Orsini a rappresentante dei filo-Putin?
5) L’idea di contrattualizzare Orsini in quanto rappresentante della posizione filo-Putin fa emergere un modello più vicino alle sceneggiature preconfezionate che all’informazione: gli opinionisti vengono ingaggiati per rappresentare in studio una certa opinione e creare quindi una specie di contraddittorio. Ma se Orsini cambiasse idea e iniziasse ad avere una posizione filo-Nato, come ha suggerito sul filo del paradosso Aldo Grasso, cosa accadrebbe? A quel punto #Cartabianca rescinderebbe il contratto? Si possono ingaggiare opinionisti per recitare una parte? Questa sarebbe informazione?