di Marco Zonetti
“La politica non bussa alla mia porta” si è vantato Carlo Fuortes, Ad Rai, in una recente intervista al quotidiano La Repubblica. Peccato che poi Dagospia abbia svelato – senza mai ricevere smentite – che Fuortes ha incontrato prima Matteo Salvini, Segretario della Lega, e che poi è stato avvistato alla Farnesina dal Ministro degli Esteri grillino Luigi Di Maio.
E, a proposito di avvistamenti, Fuortes è stato anche notato nientemeno che alla festa di compleanno di Goffredo Bettini, grande supporter dell’intesa M5s-Pd, di Giuseppe Conte e deus ex machina dem che aveva espresso grandi felicitazioni al momento della nomina del nuovo Amministratore Delegato Rai. La loro amicizia del resto viene da lontano e hanno avuto modo di collaborare professionalmente negli anni in cui Fuortes era Amministratore Delegato della fondazione Musica per Roma e Bettini ne era il Presidente. Insomma, per essere uno che dice di tenere la politica fuori dalla porta, l’Amministratore Delegato Rai pare frequentarla spesso.
Intanto, l’azienda è politicamente in fermento per via delle prossime nomine dei direttori dei notiziari. E per quanto riguarda il Tg1 diretto da Giuseppe Carboni in quota M5s, è guerra aperta. Dopo il duro comunicato del Cdr contro la direzione, ieri – venerdì 5 novembre 2021 – l’edizione delle 20.00, quella più seguita e rilevante, è andata in onda per la prima volta da molti anni senza la firma del vicedirettore. Eppure sono ben sei: Maria Luisa Busi, Costanza Crescimbeni, Filippo Gaudenzi, Grazia Graziadei, Bruno Luverà e Angelo Polimeno Bottai. Dove sono finiti? Mistero.