Rai, CdA “riparatorio”: salta Ilaria D’Amico, arriva Francesco Giorgino

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Francesco Giorgino

di Marco Zonetti 🖋️

Dopo che l’Ad Rai Carlo Fuortes ha defenestrato nello sconcerto generale Mario Orfeo dalla poltrona di Superdirettore dell’Approfondimento “perché è venuto meno il rapporto fiduciario”, ecco che oggi, mercoledì 8 giugno, lo stesso Fuortes proporrà in CdA il nome di Orfeo per tornare alla guida del Tg3.

Sta tutto in questo paradossale passaggio lo stato attuale della Tv pubblica italiana, nella quale un dirigente non gode della fiducia del vertice per capitanare una direzione, che quindi gli viene tolta, però è di fatto idoneo per tornare dirigere in piena corsa elettorale, e a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti autunnali, un’importante testata giornalistica che aveva lasciato dietro ordine dello stesso vertice per andare a presidiare la direzione di cui sopra. Neanche David Lynch avrebbe potuto inventarsi qualcosa di più surreale.

Nel CdA del post-rimozione di Orfeo, che si terrà oggi, Fuortes proporrà anche il passaggio di Simona Sala dalla guida del Tg3 a quella del Day Time, di cui non si è mai occupata in vita sua, e di Antonio Di Bella dal timone del Day Time a quello dell’Approfondimento, stravolgendo così tre direzioni. Ma è normale che i dirigenti apicali della più importante azienda culturale italiana siano manovrati come figurine da applicare qua e là su un album a seconda degli sghiribizzi del momento? E quanto costa al contribuente tutto questo?

Secondo indiscrezioni, assieme alle proposte di cui sopra, la conduzione dell’annunciato programma in seconda serata su Rai2 previsto per il prossimo autunno, anziché essere assegnata alla rediviva ed esterna Ilaria D’Amico rappresentata da Beppe Caschetto, andrà all’interno Francesco Giorgino che lascerà la vicedirezione del Tg1 a Francesco Primozich, apprezzato dalla Lega.

Ferma restando la contrarietà di Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti, al nuovo giro di nomine (era peraltro già in contrasto con quelle precedenti, che non aveva avallato), e quindi escludendo a priori il suo voto a favore, gli altri membri del Cda dovrebbero approvare a larga maggioranza le proposte di Fuortes, salvando così le poltrone di tutti. In primis – almeno per il momento – quella dell’Ad.