Rai, come anticipato da Vigilanza: Di Meo lascia Rai2 per San Marino

Ludovico Di Meo Rai2
Ludovico Di Meo, Direttore di Rai2

Di Marco Zonetti

Come anticipato da giorni da VigilanzaTv, Ludovico Di Meo, Direttore di Rai2, lascia la guida della Seconda Rete per andare a dirigere San Marino RTV. Di Meo aveva partecipato al job posting per la carica (remuneratissima), e l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes ha formalizzato la nomina durante la seduta del Consiglio di Amministrazione tenutasi oggi, giovedì 9 settembre 2021.

San Marino RTV, diretta fino a poco tempo fa da Carlo Romeo, è la Radio Televisione della repubblica omonima con un capitale sociale sottoscritto al 50% da ERAS (Ente per la Radiodiffusione Sanmarinese) e Rai. Di Meo, nominato in quota Fratelli d’Italia, lascia una Rai2 ribattezzata Rai2% per i bassi ascolti (in parte ereditati dalla gestione pentastellata di Carlo Freccero), aprendo così la lotta fratricida tra FdI, Lega e Forza Italia per nominare il suo sostituto.

Quanto invece alla carica di capostaff dell’Ad Fuortes, la scelta è caduta su Giuseppe Pasciucco (che aveva sostituito qualche settimana Nicola Sinisi, licenziato dalla Direzione Beni Culturali e Canone). Mentre Pierluigi Colantoni, designato direttore Nuovi Format dall’ex Ad Fabrizio Salini, è stato nominato da Fuortes Direttore della Comunicazione. Stefano Marroni, attuale Vicedirettore del Tg2 ed ex marito di Bianca Berlinguer, è invece il nuovo Capo Ufficio Stampa Rai. Marco Brancadoro è invece il nuovo Chief Financial Officer, Roberto Ferrara Direttore Canone e Beni Artistici e Giorgio Russo, Direttore della Pianificazione Strategica. La carica di Direttore Generale Corporate viene assunta ad interim dall’Ad Fuortes. Per uno sguardo più approfondito sulle nomine di cui sopra, molto interessante la disamina del sito Bloggorai (a questo link).

A differenza delle anticipazioni che avevano preceduto il CdA, tutte le cariche sono state assegnate a uomini, lasciando fuori le donne. L’Ad Fuortes ha forse in mente di riservare loro le prossime direzioni dei Tg e delle reti? Vedremo. Certo la totale assenza femminile nella prima infornata di incarichi decisi dal nuovo Amministratore Delegato farà discutere.

Ed è la Senatrice Valeria Fedeli, Capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza Rai, la prima a sottolineare il non rispetto delle pari opportunità nella rosa delle nomine appena formalizzate. “In queste ore l’amministratore delegato della RAI Carlo Fuortes ha comunicato i nomi dei neo direttori dell’area corporate dell’azienda” dichiara la Senatrice dem su Facebook. “Tutte coperte da risorse interne della RAI ma anche, sette su sette, tutti uomini. Un’oggettiva, incomprensibile, ingiustificabile rimozione delle tante e qualificate competenze femminili che anche a livello dirigenziale il servizio pubblico può vantare. Vorrei conoscere, e provvedere formalmente in questo senso con un quesito ad hoc in Vigilanza, quali sono stati i curriculum valutati e le motivazioni di una scelta chiaramente discriminatoria”.

E rincara: “Non è questo l’indirizzo che la nuova governance si era impegnato a seguire. Escludere completamente le donne dalle nomine di vertice non è mai accettabile ma lo è ancor meno per un’azienda che ha il dovere di rappresentare, guidare, sostenere un cambiamento culturale anche e soprattutto in senso paritario. Un vulnus e un ostacolo molto grave sul percorso di rilancio e rinnovamento del servizio pubblico. Senza competenze femminili non c’è infatti crescita sostenibile e innovativa”. ⁦