di Marco Zonetti 🖋️
Feste amare a Viale Mazzini. La Rai si è trovata di fatto impreparata all’aggravarsi dell’emergenza Covid, e a dimostrarlo non è il fatto che sia la Presidente Marinella Soldi sia l’Ad Carlo Fuortes si siano scoperti positivi, bensì il guaio occorso recentemente a Domenica In, la cui diretta è saltata il giorno di Santo Stefano per casi di contagio nello staff. Neanche durante il primo lockdown, nella primavera 2020, era mai accaduto che il programma di Mara Venier subisse uno stop causa Covid.
Sempre per quanto riguarda l’emergenza pandemia e la preoccupante recrudescenza dei contagi, a Viale Mazzini sono in molti a storcere il naso riguardo al palinsesto di Capodanno, che vede la concorrenza di Canale 5 spostare al teatro Petruzzelli – sotto stretta osservanza dei protocolli anti-Covid – la diretta del 31 dicembre, quando invece Rai1 conferma la programmazione de l’Anno che verrà dalle Acciaierie di Terni, con 1300 persone previste in presenza. Numeri che – vista l’attuale impennata dei positivi in Italia per la variante Omicron – fanno tremare molti in azienda.
In tutto questo per domani, 29 dicembre 2021, è proclamato e confermato lo sciopero audio-video dei giornalisti Rai indetto dal sindacato USIGRai, per protestare contro il taglio all’edizione notturna della Tgr e a quello della Tgr Sport. Cotale mobilitazione (e cotanta, prevista, partecipazione di massa) non si vedeva da anni, e rischia davvero di guastare la fine dell’anno ai vertici.
Senza contare la caduta libera degli ascolti dei telegiornali dopo le ultime nomine formalizzate per quanto riguarda le direzioni. I riscontri Auditel dei notiziari del Servizio Pubblico miglioreranno prossimamente? Senz’altro lo sciopero di domani non si preannuncia una mano santa…