Rai, doppio incarico per l’Ad grillino Salini. Anzaldi: “Presenterò interrogazione”

Fabrizio Salini doppio incarico Rai Fiction Eleonora Andreatta
Fabrizio Salini, Ad Rai

Mesi fa, quando l’Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini rischiava grosso e la sua poltrona era in bilico, avanzammo l’ipotesi del “doppio incarico”. Salini avrebbe potuto seguire la linea di condotta dell’ex Dg Agostino Saccà nel 2002, quando assunse l’interim di Rai Fiction alla partenza di Sergio Munafò. Tale interim permise a Saccà di restare sulla breccia l’anno successivo quando perdette la carica di Direttore Generale e fino al 2008, costretto infine a lasciare la poltrona a Fabrizio Del Noce

Doppio incarico per Salini: l’Interim di Rai Fiction

All’epoca della nostra profezia, Salini aveva assunto l’interim di Rai2, la cui direzione è stata poi assegnata a Ludovico Di Meo. Ma l’intraprendente Ad, nel frattempo, si è impadronito di un altro interim… quello di Rai Fiction alla partenza (tragica per la Rai) di Eleonora “Tinny” Andreatta verso i lidi più gratificanti di Netflix nel giugno 2020.

Siamo a settembre, e Salini non dà segni di voler lasciare la poltrona di Rai Fiction. Il nostro pronostico sembrerebbe quindi azzeccato. E qui s’inserisce il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che non fa sconti all’attuale gestione Rai. Gestione i cui colori sono ancora di fatto quelli giallo-verdi del primo Governo Conte, con Lega e M5s egemoni nell’azienda.

L’interrogazione di Michele Anzaldi

Scrive l’On. Anzaldi sull’Huffington Post riguardo alla scelta di Salini di occupare la poltrona che fu di Tinny Andreatta. “Una decisione discutibile, se non illegittima, poiché il ruolo di direttore di Rai Fiction ha valore amministrativo e non può sovrapporsi con la figura dell’amministratore delegato, che è ben diversa dal vecchio direttore generale.

“L’interim a Salini sembrava motivato dal fatto che l’addio di Andreatta fosse stato sostanzialmente improvviso, come un fulmine a ciel sereno, ma il fatto che dopo 3 mesi non sia stata ancora sostituita sembra invece nascondere la precisa volontà di Salini di mantenere quell’incarico. E allora perché questa nomina non è passata in Cda, ufficialmente calendarizzata dal presidente del Cda Foa? Perché i consiglieri non hanno votato la nomina di Salini a direttore di Rai Fiction? In ogni caso, come prescrive la legge, sull’interim sarebbe stato necessario il voto del Cda perché la fiction è una direzione editoriale. Come mai l’integerrimo Foa e nessuno dei membri del Cda non hanno detto nulla accettando che l’Ad li espropriasse dei loro poteri?”

Il silenzio dei grillini

E ancora: “Di certo il doppio incarico alimenta più di un interrogativo. Gran parte degli appalti assegnati dal direttore di Rai Fiction è sotto l’importo di 10 milioni di euro, quindi non passa dal Cda ma dal semplice via libera dell’amministratore delegato. In questo modo Salini amministratore delegato può autorizzare senza alcun controllo gran parte degli appalti assegnati da Salini direttore di Rai Fiction. E’ tutto regolare? E’ trasparente? Lo chiederò con un’interrogazione in commissione di Vigilanza. Il Movimento 5 stelle, che per anni ha sollevato polemiche sugli appalti alle società di produzione esterne per le fiction, non ha nulla da dire? Stavolta va tutto bene, perché Salini l’hanno nominato loro?”

Conflitti d’interesse di agenti e conduttori Tv

L’On. Anzaldi infine domanda anche delucidazioni sul regolamento che dovrebbe entrare in vigore il 17 settembre 2020, riguardo ai conflitti d’interesse di agenti e conduttori televisivi. “Mancano ora pochi giorni a questa data” puntualizza il Segretario della Vigilanza Rai. “La Rai come si sta preparando a verificare che la direttiva venga applicata? Perché la commissione di Vigilanza non viene informata? Perché il presidente Barachini non chiede di ricevere un aggiornamento sulla situazione? In che modo la Rai impedirà, ad esempio, che gli agenti e i conduttori cedano le quote delle loro società a persone di fiducia, come ad esempio ai figli, per continuare a mantenere i loro privilegi e i loro semimonopoli a spese degli italiani che pagano il canone?”.

Tale regolamento, per giunta, dovrebbe entrare in vigore a palinsesti già avviati, quindi andrebbe a normare una situazione che sulla carta non dovrebbe più riguardare Fabrizio Salini in qualità di Ad Rai, la cui poltrona lascerà fisiologicamente nel luglio 2021. Ma che dire del Fabrizio Salini in qualità di responsabile di Rai Fiction? Vi è motivo di credere che possa sopravvivere in azienda anche alla fine del suo incarico, immarscescibile, imperituro, inamovibile come un’inquietante creatura kafkiana.