Rai, Hammamet cancellato “per errore della rete”. Nessun controllo a Viale Mazzini?

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Un fotogramma del film Hammamet di Gianni Amelio

di Marco Zonetti

Il giallo della cancellazione di Hammamet, film pluripremiato di Gianni Amelio dedicato agli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, dalla prima serata di Rai3 lo scorso venerdì 1 ottobre ha visto finalmente la luce della chiarezza. L’improvvisa eliminazione dal palinsesto dell’annunciato film fu dovuta a una mera questione di Par Condicio in quanto il figlio di Bettino, Bobo Craxi, era candidato alle elezioni comunali di Roma in programma due giorni più tardi. Senza contare che alle consultazioni milanesi in programma per gli stessi due giorni il Psi esprimeva anche un candidato sindaco, Giorgio Goggi, e una sua lista.

La soluzione dell’enigma è stata data dall’Amministratore Delegato Rai Carlo Fuortes in sede di audizione in Commissione di Vigilanza Rai, ammettendo che si è trattato di un errore della rete (Rai3) quello d’inserire il film in palinsesto senza far attenzione alla Par Condicio di cui sopra. Una soluzione alla quale più o meno tutti erano arrivati da soli, fra cui lo stesso Bobo Craxi e il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, ma che non giustifica la sciatteria della Rai in tal senso.

Le elezioni del 3-4 ottobre erano infatti annunciate da molti mesi, e non si capisce come sia stato possibile da parte della Rai scegliere per trasmettere in prima visione Hammamet – prodotto da Rai Cinema e dalla Pepito di Agostino Saccàproprio una data, il 1 ottobre, così vicina all’appuntamento elettorale senza minimamente porsi il problema della Par Condicio.

A tal proposito, ricordiamo le dichiarazioni rilasciate dall’On. Anzaldi a VigilanzaTv sull’accaduto: “La cosa grave è che alla Rai se ne siano accorti solo poche ore prima della messa in onda del film già annunciato da giorni, e con la data delle elezioni nota da molti mesi. Possibile che, con tutti i direttori, vicedirettori, capistruttura, e così via, pagati profumatamente dal canone, nessuno alla Rai abbia saputo controllare?“.

Nella stessa intervista a VigilanzaTv, Michele Anzaldi faceva anche notare come Hammamet avesse avuto un grande successo nelle sale e come fosse stato profumatamente acquistato dalla PayTv, deplorando il fatto che la Rai lo “svendesse così” su Rai3 anziché programmarlo su Rai1 “facendolo seguire da un dibattito come ai tempi in cui svolgeva il suo ruolo di Servizio Pubblico”.

In Vigilanza l’Ad Fuortes si è impegnato a trasmettere prossimamente il film con tutto il “crisma” che merita. Vediamo se ascolterà il Segretario della Commissione.

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