Rai, i vertici scaduti prevaricano anche sul futuro della Tv pubblica. Anzaldi: “Intervenga Draghi”

Salini Foa Rai
L’Ad Rai Fabrizio Salini e il Presidente Marcello Foa

La notizia data dall’Adnkronos, secondo la quale il CdA Rai in scadenza, nella seduta di giovedì 13 maggio, discuterà i palinsesti autunno-invernali 2021-2022 (ipotecando così il futuro dell’azienda e prevaricando sui nuovi vertici in arrivo) ha suscitato lo sdegno del Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi, che aveva avvertito dell’eventualità mesi addietro.

Scrive l’On. Anzaldi su Facebook: “Vista la disonestà intellettuale, la faziosità, la scorrettezza nell’informazione, le ripetute violazioni del pluralismo sanzionate dall’Agcom con una multa senza precedenti di questa Rai, che si è rivelata la peggiore degli ultimi decenni anche per il mancato rispetto della semplice deontologia giornalistica, sarebbe davvero grave se a questi vertici venisse consentito di decidere i palinsesti anche per il prossimo anno, ipotecando le decisioni del nuovo Cda che sta per essere nominato. Sarebbe un grave affronto alle prerogative del Parlamento e del Governo“.

E ancora: “Questa è la Rai che ha fatto toccare il fondo al livello dell’informazione pubblica in termini di qualità e di spazi, cedendo il primato su notizie e approfondimenti alla tv commerciale, ed è la Rai del buco di bilancio ripianato con il regalo da 85 milioni del Governo Conte, soldi dei cittadini in aggiunta ai quasi 2 miliardi di euro del canone. Il Governo Draghi chieda ufficialmente al Cda, attraverso il ministero dell’Economia, di astenersi dal votare sulla programmazione del prossimo anno. L’ultima parola deve spettare all’amministratore delegato e al consiglio che si insedieranno nelle prossime settimane. Basta danni e violazioni a spese dei contribuenti. Mi auguro che la questione venga posta in maniera ufficiale nella cabina di regia tra partiti e governo“.

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