Rai, il caso Ranucci dilaga alla Corte dei Conti e alle Camere

Report Ranucci
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

Dopo essere finito all’attenzione del Copasir, Comitato per la Sicurezza Parlamentare, con l’audizione dell’Onorevole Andrea Ruggieri (Fi) destinatario dei messaggi “minatori” del conduttore di Report Sigfrido Ranucci, confermati anche dal Senatore Davide Faraone (Iv), ecco che il caso si allarga, arricchendosi di ulteriori dettagli, e dilaga anche alla Corte dei Conti, al Senato e alla Camera dei Deputati.

In primis, la Procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio, guidata dal presidente Pio Silvestri, ha aperto un fascicolo istruttorio sul caso delle presunte fatture fittizie di Report. Al vaglio vi sarebbero presunte fatturazioni fittizie delle quali Sigfrido Ranucci parla in un video registrato a sua insaputa nel 2014 e rilanciato di recente dal Riformista.

Quindi, il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini ha scritto alla Presidente e all’Ad Rai chiedendo di fare chiarezza sul caso. Scrive il parlamentare di Forza Italia: “Come noto, con riferimento a quanto scaturito durante l’audizione dell’amministratore delegato dell’8 febbraio scorso presso questa commissione, sono stati depositati da Ruggieri e da Faraone uno scambio di messaggi tra gli stessi parlamentari e il conduttore della trasmissione Report, Sigfrido Ranucci, corrispondenza che e stata poi trasmessa all’azienda per ogni eventuale valutazione”.

E ancora: “Successivamente, e stato reso noto che la Direzione Internal Audit ha avviato la relativa istruttoria. Nei giorni successivi, alcuni video apparsi sul sito di un quotidiano d’informazione hanno messo in evidenza presunte modalitĂ  con cui la stessa trasmissione Report e il suo conduttore acquisirebbero il materiale da utilizzare nella realizzazione dei servizi d’inchiesta“.

Il Presidente Barachini prosegue: “Si fa tra l’altro riferimento all’invio di materiale anonimo e a forme di fatturazione quanto meno discutibili le quali, se davvero verificatesi, potrebbero configurare un danno erariale oltre ad un danno alla stessa immagine e credibilitĂ  dell’azienda. Non sfuggirĂ  alla vostra
sensibilitĂ  che le vicende richiamate meritano di essere attentamente approfondite, in primo luogo a tutela dell’azienda e della stessa trasmissione Report. In tale ottica, dunque, la commissione, che ho l’onore di presiedere, ha concordato sull’esigenza che sia costantemente e tempestivamente
aggiornata circa l’apertura, gli sviluppi e gli esiti puntuali derivanti dall’audit, con l’ulteriore richiesta di precisare l’oggetto specifico su cui le procedure di verifica interna si sono concentrate
“.

E di conseguenza: “In considerazione della delicatezza degli episodi e delle circostanze indicate, la commissione ha condiviso la necessita di svolgere in tempi solleciti una vostra audizione per acquisire elementi informativi e chiarimenti utili a fare piena luce in particolare sulle modalitĂ  e le procedure di acquisto dei video che la trasmissione Report impiega nella predisposizione dei propri servizi d’inchiesta e in generale sulle attivitĂ  compiute allo scopo di coordinare e controllare gli acquisti aziendali, nell’ottica di una efficace e efficiente razionalizzazione dei costi e di un corretto impiego delle risorse pubbliche“.

Dopo aver sollecitato l’audizione dei vertici Rai in Commissione di Vigilanza, Alberto Barachini ha poi scritto ai Presidenti delle Camere Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, informandoli dei contenuti della lettera di cui sopra e della convocazione della Presidente Soldi e dell’Ad Fuortes, aggiungendo – come apprendiamo dalla Adnkronos – il riferimento “all’invio di materiale anonimo e a forme di fatturazione”, da parte di Report, “le quali, se davvero verificatesi potrebbero configurare un danno erariale oltre ad un evidente danno alla stessa immagine e credibilitĂ  dell’Azienda“.

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