di Marco Zonetti 🖋️
Finalmente, l’Ad Rai Carlo Fuortes – piĂą volte sollecitato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi – ha reso pubblico il report dell’azienda sugli agenti e sulle agenzie dello spettacolo il cui potere avrebbe dovuto essere ridimensionato e che invece fanno ancora il bello e il cattivo tempo nella Tv pubblica. E, a giudicare dalla reazione dell’On. Anzaldi, forse sarebbe stato meglio se il report non fosse mai uscito.
“Rivolgo un appello pubblico al presidente del Consiglio Draghi” scrive il segretario Anzaldi su Facebook allegando il testo della Risoluzione approvata dalla Vigilanza nel settembre 2017 e la nota ricevuta dalla Rai in data odierna, “al ministro dello Sviluppo economico Giorgetti e al ministro dell’Economia Franco, competenti sulla Rai, e ai presidenti delle Camere Fico e Casellati: è accettabile che su una questione come i conflitti di interessi di agenti e conduttori, su cui la commissione di Vigilanza Rai ha approvato una risoluzione 5 anni fa addirittura all’unanimitĂ , il Parlamento venga umiliato dalla Rai con una documentazione ridicola e incomprensibile, che non chiarisce nulla e non contiene alcun elemento concreto?”.
E ancora: “Da mesi chiediamo all’amministratore delegato Fuortes ciò che ci sarebbe dovuto per legge, per adempiere alla nostra funzione istituzionale, ovvero un rapporto sull’applicazione della Risoluzione che abbiamo approvato. A due anni da quando la Rai ha finalmente adottato delle policy in materia, dopo decine di richieste pubbliche, private, formali, informali, per iscritto e in sede ufficiale, abbiamo ricevuto oggi due paginette che non dicono niente, se non che la Rai assicura che va tutto bene. Ma come possiamo verificare e vigilare, se il report della Rai non contiene alcun elemento concreto? Non sappiamo quanti artisti lavorano nelle diverse trasmissioni, quanti agenti sono chiamati a intermediare, quanti conduttori hanno quote in societĂ di produzione, quali ruoli abbiano i loro agenti. Non sappiamo nulla, non abbiamo ricevuto alcuna informazione dettagliata: e questo sarebbe il rispetto dovuto alle prerogative parlamentari?”.
E Michele Anzaldi conclude: “Draghi, Giorgetti e Franco, come presidente del Consiglio e ministri vigilanti, intervengano per richiamare ai propri obblighi e doveri l’amministratore delegato che hanno nominato, che oggi ha ricevuto critiche da tutti i partiti della maggioranza stabilendo un nuovo record per la Rai”.