
di Marco Zonetti đď¸
Striscia la Notizia, il Tg satirico ideato da Antonio Ricci, seppur in vacanza in attesa di riprendere la nuova stagione a settembre, resta comunque “sul pezzo”. Di seguito infatti il resoconto pubblicato sul sito ufficiale del programma di Canale5, con l’aggiornamento relativo all’incendio che ha devastato Stromboli nel maggio 2022.
“Era il 25 maggio quando a Stromboli, dal set della fiction televisiva âProtezione Civileâ, diretta dal regista Marco Pontecorvo e con protagonista Ambra Angiolini, è scoppiato un vasto incendio che ha coinvolto gran parte dell’isola. Per spegnere il fuoco è servita unâintera notte e lâaiuto della popolazione, che ha affiancato i Vigili del fuoco per l’intera operazione.
A due mesi dallâincidente che ha segnato la macchia mediterranea tipica di Stromboli e la vita degli isolani, sulle larghe distese di terra bruciata e cenere, che ancora permangono, stanno nascendo nuovamente macchie verdi e canneti, piante di capperi e di fiori.
I cittadini, che da tempo chiedono un risarcimento per i danni causati dallâincendio, hanno visto agire prima la natura nella ricostruzione di un patrimonio ambientale inestimabile. Sulle pagine de La Repubblica è intervenuto Federico Famularo, un giovane dellâisola che la notte dellâincendio ha visto danneggiata la sua azienda agricola: âA gennaio avevamo cominciato a lavorare, lâincendio ha bruciato quasi tutto, capperi, olivi, la vigna. Ă stato un colpo durissimo ma è andata cosĂŹ. Noi non ci arrendiamo, questo è lo spirito dellâisola. Si riparte dalle ceneri, indietro non si può tornare.â.
Intanto il neoeletto sindaco Riccardo Gullo ha dichiarato di volersi costituire parte civile nel caso in cui dovesse esserci un procedimento nei confronti dei responsabili dellâincendio. Del fuoco divampato la notte del 25 maggio si era occupata anche Striscia la Notizia.
Come ha sottolineato anche il pm di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Adornato, sullâisola non è possibile accendere alcun tipo di fuoco, per questo motivo le cause sembrano sospette.
Lâinviato Pinuccio aveva sottolineato come durante le riprese della fiction Rai si sia deciso di simulare un piccolo rogo per esigenze di copione. Ai microfoni di Striscia Marco Zonetti, direttore di Vigilanzatv.it, aveva dichiarato che, secondo le prime ricostruzioni, sul set non sarebbe stata presente la squadra dei Vigili del Fuoco poichĂŠ non erano ancora state rilasciate le autorizzazioni necessarie per accendere alcun tipo di rogo.
La Rai da subito ha dichiarato la sua estraneitĂ ai fatti sostenendo che la produzione della fiction fosse esterna. Intanto continuano le indagini per andare a fondo alla vicenda”.
Ricordiamo che l’On. Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha presentato due interrogazioni al riguardo. Nella prima, indirizzata alla Rai, il Deputato premette che: âSecondo quanto ha dichiarato l’assessore regionale siciliano al Territorio, Toto Cordaro, l’incendio è âscaturito sul set della fiction sulla protezione civileâ, che si sta girando sull’isola, e la fiction, secondo notizie di stampa, è destinata alla trasmissione sui canali Rai”. E il Deputato di Italia Viva ricorda che: “Sono in corso indagini della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto per verificare la dinamica e le responsabilitĂ dell’accaduto. La Rai con una nota ufficiale ha dichiarato di ânon avere alcuna responsabilitĂ nella produzione esecutiva della serie ‘Protezione civile’ nell’isola di Stromboliâ e che âl’attivitĂ non vede impegnati personale e mezzi dell’Aziendaâ. Il servizio pubblico ha inoltre specificato che âla produzione esecutiva della serie televisiva viene organizzata e realizzata, in modo indipendente dalla Rai, dalla societĂ 11 marzoââ.
A quel punto l’On. Anzaldi “chiede di sapere se esistano e quali siano gli eventuali accordi tra la Rai e la societĂ ’11 marzo’ per la realizzazione e messa in onda di una fiction sulla protezione civile”. E ancora: “Se la Rai abbia giĂ destinato alla societĂ â11 marzoâ eventuali somme economiche per sostenere i costi della fiction sulla protezione civile. Se l’azienda, indicata da molti utenti sui social come responsabile del disastroso rogo di Stromboli, non ritenga doveroso rivedere la politica dell’affidamento a societĂ esterne di prodotti di particolare delicatezza produttiva come una fiction sulla Protezione civileâ.
Nella seconda interrogazione, questa volta destinata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, l’On. Anzaldi ricorda invece che: “Nellâisola di Stromboli, come in tutte le Eolie, è ‘vietata lâaccensione di fuochi nelle giornate calde e particolarmente ventilate'”. E che: “In un comunicato stampa, il Comando generale dei vigili del fuoco ha dichiarato: ‘Rispetto alle notizie della presenza di una squadra dei vigili del fuoco sul posto al momento dell’incendio, in concomitanza della lavorazione di una fiction cinematografica, si precisa che il personale inviato per la relativa assistenza non era sul luogo delle riprese in quanto non era ancora stato dato il nulla osta all’inizio delle attivitĂ â’.
Di conseguenza: “Dalla nota del Comando generale dei vigili del fuoco si desume che ci fosse del personale inviato per lâassistenza alle riprese, non ancora arrivato sul posto ma comunque presente sullâisola per dare il nulla osta allâinizio delle attivitĂ ”. A quel punto, l’On. Anzaldi chiede di sapere “Quali provvedimenti il Ministero intenda prendere per verificare che tipo di autorizzazioni siano state richieste ai vigili del fuoco dalla societĂ di produzione della fiction, di cui sono in corso le riprese a Stromboli. Se una eventuale autorizzazione ad appiccare un rogo per ragioni cinematografiche e televisive sia compatibile con il divieto in vigore a Stromboli di accendere fuochi nelle giornate calde e particolarmente ventilate“.