di Marco Zonetti
La complessa situazione della Rai, con uno sciopero generale previsto per il 26 maggio prossimo, e con tutte le gravi problematiche già evidenziate dal consigliere di amministrazione in quota Dipendenti Riccardo Laganà, sono motivo di preoccupazione anche per Giancarlo Leone.
All’indomani dell’approvazione del bilancio 2022 da parte del CdA Rai, il presidente dell’Apa, Associazione Produttori Audiovisivi, commenta con l’Ansa: “La situazione di stallo in cui è entrata la Rai costituisce un vero e proprio stato di emergenza che come tale andrebbe considerato e risolto urgentemente”.
Riferendosi all’attuale impasse che vede l’Ad Carlo Fuortes indicato costantemente come prossimo a lasciare la Rai per poi restare sempre saldo in sella, Leone – già altissimo dirigente della tv pubblica per trent’anni, nonché ex direttore di Rai1 – precisa: “Non ci interessa se e chi guiderà la Rai in futuro. Ci preoccupa il fatto che da due mesi tutti i progetti di intrattenimento, fiction, documentari, animazione siano bloccati in attesa di una soluzione al vertice che, evidentemente, non c’è. Ciò costituisce un danno enorme per la stessa Rai e per tutto il mondo della produzione con effetti palesi sui prossimi palinsesti, di fatto bloccati, e sulla intera filiera produttiva, creativa e culturale”.
Il presidente dell’Apa conclude quindi: “La situazione richiede un intervento urgente da parte dell’azionista Rai, il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti in quota Lega, ndr), che in sede di assemblea per l’approvazione del bilancio 2022 dovrà auspicabilmente prendere posizione in merito”. La riunione dell’assemblea dei soci è prevista per il 27 aprile prossimo.
Frattanto, a proposito di Lega e dell’ultimo CdA Rai, il partito del ministro Giorgetti ha assestato un bel colpo a Viale Mazzini. “La Rai avrà un nuovo centro di produzione a Milano più moderno, ampio e tecnologico” fa sapere una nota del Carroccio. “Il progetto è stato votato all’unanimità dal CdA, con l’obiettivo di ammodernare e razionalizzare gli spazi della tv di Stato a Roma e nel capoluogo lombardo. Ci saranno investimenti nelle sedi in tutta Italia. Così diventa realtà un progetto voluto con grande determinazione dalla Lega, da sempre favorevole alla valorizzazione dei territori”.
Ricordiamo altresì che nel CdA Rai siede, in quota Lega, Igor De Biasio, vicinissimo a Matteo Salvini ed eletto qualche giorno fa presidente di Terna. Carica che sommerà a quelle che già detiene, fra le quali per l’appunto quella di consigliere a Viale Mazzini che non è intenzionato ad abbandonare.