Rai, lo strano caso del contratto milionario di Fazio che divise i renziani

Fabio Fazio Jump Comunicazione Rai

di Marco Zonetti 🖋️

Leggendo il quotidiano La Nazione, salta agli occhi il panegirico di una società di comunicazione della quale ci siamo occupati anche noi qualche mese fa. Parliamo della Jump fondata nel 2016 dallo storico portavoce di Matteo Renzi e Dario Nardella, ovvero Marco Agnoletti, il guru – fra le altre cose – responsabile delle vittoriose campagne elettorali del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del Governatore toscano Eugenio Giani.

La Nazione pubblica una dichiarazione di Agnoletti, forte del successo della Jump proiettata verso il milione di euro di fatturato, dichiarazione nella quale egli ringrazia vari personaggi fra i quali spicca un nome, o meglio due. “Il primo grande cliente non si scorda mai” dichiara Agnoletti, “per questo a Fabio Fazio e al suo agente Beppe Caschetto che ci scelse va [il ringraziamento] più sentito: sono stati la prima grandissima realtà che ci ha dato fiducia quasi 5 anni fa e per tutti noi è un’enorme soddisfazione poter assistere un artista straordinario come Fazio”.

Insomma, calcolando le tempistiche, siamo nel 2017, anno fatidico nel quale Renzi, all’epoca riconfermato Segretario del Pd ma indebolito dalla sconfitta referendaria, per tornare a essere “rottamatore” richiamava al suo fianco Agnoletti, già suo portavoce quando era Sindaco di Firenze. Sempre nel 2017 la Commissione di Vigilanza Rai presieduta dal grillino Roberto Fico stava affrontando la vexata quaestio della Risoluzione contro i conflitti d’interesse di agenti e conduttori in Rai, della quale il relatore e più fervido sostenitore era un altro renziano di ferro, ovvero il Segretario della Vigilanza Michele Anzaldi. Una risoluzione discussa per mesi, approvata definitivamente il 27 settembre 2017, e mai applicata visto l’attuale imperversare di agenti e società di produzione esterne in Rai fra cui la ITC 2000 di Caschetto (ma questa è un’altra storia).

E tuttavia c’è di più. Nella primavera-estate 2017, mentre per l’appunto Anzaldi lottava per togliere i privilegi (anche) a Fazio, a quest’ultimo veniva rinnovato – dall’allora Dg Rai Mario Orfeo, per una durata senza precedenti in Rai (quattro anni) – il mega contratto da decine di milioni di euro e veniva addirittura deciso di appaltare la realizzazione del programma a una società, “L’Officina”, della quale era principale azionista lo stesso conduttore di Che Tempo che Fa. Società che, al momento dell’approvazione del contratto di Fazio in CdA Rai, neanche esisteva ancora.

E se da una parte un Deputato renziano (Anzaldi) s’impegnava con diligenza per arginare lo strapotere degli agenti, fra cui l’influentissimo Caschetto, e dei conduttori tra i quali per l’appunto Fazio, ecco che la società di quest’ultimo stipulava invece un mega-contratto con la neonata Jump, fondata una manciata di mesi prima dal portavoce di Renzi, ovvero Marco Agnoletti, come ricorda quest’ultimo. Una coincidenza decisamente interessante.

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