Rai. Giannini: “Il ticket Salini-Foa fa disastri quotidiani”

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Fabrizio Salini e Marcello Foa

Mette tanta carne al fuoco nel suo più recente editoriale il buon Massimo Giannini, direttore del quotidiano La Stampa. Tornato in forma – perlomeno la sua penna – dopo la disavventura del Covid-19, Giannini intitola la sua requisitoria Pandemia e politica marziana, elencando e sviscerando un po’ tutte le problematiche di quest’epoca “marziana” e “infantilizzata”. Con il cittadino bambino che si ribella, per l’appunto, alla politica infantilizzata del Governo, che a sua volta insegue le bizze del cittadino-bambino.

“Il ticket Salini-Foa fa disastri quotidiani”

Un circolo vizioso che, come Giannini invoca, sta al Partito Democratico sciogliere. Con “decisioni coraggiose e non da retrobottega” da parte del secondo partito di maggioranza (primo per i sondaggi) mentre l’altro, il M5s, si “sfarina” progressivamente. Partito Democratico di cui è espressione il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Che ricordiamo, occupandoci noi di Rai, ha dato qualche settimana fa in Commissione di Vigilanza lo “sfratto” all’attuale amministrazione del Servizio Pubblico, salvo poi essere incalzato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi. Che ha sollecitato il Ministro Gualtieri a mantenere fede a quanto detto in Commissione “per evitare indebite perdite tempo e ritardi nella nomina del nuovo CdA”. Un CdA attualmente presieduto dal ticket Salini-Foa, che secondo Massimo Giannini “fa disastri quotidiani”. Mentre il Presidente Conte, “chiuso nella trincea di Palazzo Chigi”, “non risolve il bubbone Rai”.

Il bubbone Rai

Parole dure, quelle di Massimo Giannini sulla Tv pubblica. Parole che si apparentano a quelle di Michele Santoro qualche giorno fa, il quale ha lamentato che “l’attuale Rai è peggio di quella dell’editto bulgaro di Berlusconi”. Dichiarazioni che, come ha fatto notare il Segretario della Vigilanza Anzaldi, fino a qualche tempo fa avrebbero infiammato il dibattito pubblico per giorni, e che invece oggi sono passate inosservate. Come, purtroppo, lo passerà l’editoriale di Giannini. Non per niente, nella rassegna stampa di Viale Mazzini, relegato agli ultimi posti. Dopo un articolo dedicato a un tweet dalla Scozia su Celentano e la Carrà.

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