Rai. Mulè: “Cortocircuito Pd-M5s. Conte sia ascoltato in Vigilanza”

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Cortocircuito Pd-M5s. Così l’Onorevole Giorgio Mulè, Capogruppo di Forza Italia in Commissione di Vigilanza Rai, ha giudicato le parole del Premier Giuseppe Conte, intervistato a Otto e mezzo da Lilli Gruber su La7. A questo link si può rivedere la puntata integrale.

Paradossi nel M5s

Ieri sera anche noi di VigilanzaTv avevamo espresso la nostra perplessità sull’encomio di Conte all’Ad Rai Salini, che – secondo il Presidente del Consiglio – “sta facendo bene”. Parole che stridono con la catastrofica contingenza economico-finanziaria che interessa la Rai, e con la bagarre mediatica relativa al caso di Nicola Morra. Tanto che, al momento, un Senatore grillino, Elio Lannutti, sta raccogliendo le firme per cacciare Salini da Viale Mazzini. Una situazione paradossale, visti poi i complimenti dello stesso Conte all’Amministratore Delegato Rai.

La disamina di Giorgio Mulè

Giorgio Mulè va oltre. “Occorrerà attivare una speciale linea telefonica tra Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia e tra Palazzo Chigi e la sede del Movimento 5 stelle. Ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a proposito dell’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, a Otto e Mezzo, ha testualmente risposto: “Dimissioni? Niente affatto, sta facendo bene”. Se Salini, secondo il massimo rappresentante del governo, “sta facendo bene” allora non si spiega come neanche una settimana fa il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, azionista al 99% della Rai, abbia invece riferito in Commissione di Vigilanza che l’Ad deve essere mandato via per i disastri che ha combinato“.

Il Presidente del Consiglio sia ascoltato in Vigilanza

“E come faranno – aggiunge l’On. Mulè – a giustificare le loro intemerate contro il “protetto” Salini i grillini ai quali interessa vedere il bel faccione di Morra in Rai a sproloquiare e distribuire patenti di decenza? E insomma stiamo davanti a un clamoroso corto circuito istituzionale e politico che somiglia tanto al papocchio a cui ci hanno abituato Pd e 5stelle nel loro modo di governare la Rai. A questo punto, però, serietà impone soprattutto nell’interesse dei cittadini che pagano il canone e del futuro del servizio pubblico, che il presidente del Consiglio venga ascoltato al più presto dalla Commissione di Vigilanza per chiarire una volta per tutte il pensiero autentico del governo rispetto all’Ad, all’ipotesi di proroga del mandato in attesa della riforma della governance e agli episodi di questi giorni. È quello che il gruppo di Forza Italia chiederà domani all’ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai“.