Le lettere del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini all’Ad Fabrizio Salini e al Ministro Gualtieri suscitano il commento del Deputato Giorgio Mulè, Capogruppo di Forza Italia in Commissione. Motivi della decisione del senatore Barachini: la preoccupazione per l’indebitamento della Rai e per la situazione finanziaria dell’azienda, nonché le scelte di spending review dell’Amministratore Delegato.
“L’audizione del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri” scrive in una nota l’On. Mulè, “e dell’Amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, sulla situazione economica dell’Azienda non è più rinviabile. Bene ha fatto il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini a sollecitare un loro intervento“.
“Palese violazione del contratto di servizio”
E ancora: “Ormai i vertici dell’Azienda pubblica hanno completamente perso la professionalità per dedicarsi ad attività improntate sul chiacchiericcio popolare incensato da comunicazioni irrituali che non dovrebbero mai interferire con le attività di una azienda pubblica come la Rai. La scelta di “razionalizzare” o cancellare i canali di Rai Sport e di rinviare il canale in inglese e quello istituzionale, nel completo silenzio del Cda, rappresenta non solo una palese violazione del Contratto di Servizio ma anche dei poteri di indirizzo e vigilanza conferiti dalla normativa vigente alla Commissione”. Una posizione che si affianca a quella del Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, espressa qualche giorno fa.
“Scenario molto preoccupante”
Quindi il Capogruppo di Forza Italia in Commissione di Vigilanza Rai prosegue: “In questo modo si sta aprendo uno scenario molto preoccupante che lascia presagire l’intenzione dei vertici Rai di assumere qualsiasi decisione depauperando il ruolo del Parlamento. Nel frattempo il Governo, nonostante Il drammatico indebitamento finanziario dell’Azienda pubblica, continua ad interessarsi esclusivamente alla spartizione delle poltrone. Gualtieri e Salini facciano presto chiarezza presso l’organo parlamentare competente prima che sia troppo tardi“.