Rai: negli esilaranti palinsesti del Cda scaduto, Uno Mattina resta senza conduttori

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Monica Giandotti e Marco Frittella, conduttori della stagione 2020-2021 di Uno Mattina su Rai1

E così, con quasi un mese di anticipo rispetto alle consuete tempistiche negli anni precedenti, il 22 giugno – ieri – sono stati presentati i palinsesti Rai 2021-2022. Presentati da un Amministratore Delegato (Fabrizio Salini) e un Presidente (Marcello Foa) scaduti e finanche sfiduciati dal Governo precedente, e che tuttavia sono riusciti a siglare il loro marchio sulla produzione e diffusione dei contenuti della prossima stagione, imponendolo ai loro successori.

La cosa che è saltata subito all’occhio, esaminando i palinsesti, è la totale noncuranza rispetto ai risultati, visto che sono stati confermati programmi e conduttori che hanno portato a casa flop colossali, paradossalmente premiati con una nuova stagione. Per non parlare dello strapotere degli agenti televisivi che non è stato minimamente ridimensionato, anzi. I vari Presta, Caschetto, Capecchi (patron della Vegastar che si sta imponendo sempre più, specie sull’esangue Rai2) e così via non cedono di un passo e continuano a fare il bello e il cattivo tempo nella Tv pubblica, in barba a sbandierate risoluzioni dell’Ad e a doppie votazioni unanimi da parte della Commissione di Vigilanza Rai.

Nel tripudio autoreferenziale che è stata la presentazione dei palinsesti 2021-2022, non è passato certo inosservato il giallo di Uno Mattina, i cui conduttori per la prossima stagione non sono stati ancora definiti. Gli ascolti dell’accoppiata degli attuali titolari Monica Giandotti e Marco Frittella non hanno certo brillato, e rispetto alla conduzione dei predecessori Valentina Bisti e Roberto Poletti, la fascia ha perduto preziosi punti di share a tutto vantaggio di Mattino Cinque, il programma Mediaset con Federica Panicucci e Francesco Vecchi che quest’anno ha spesso surclassato sia Uno Mattina sia Storie Italiane.

In tutto questo è da segnalare che la doppia conduzione di Uno Mattina, spartita tra un conduttore in quota Tg1 e uno in quota Rai1, non è mai piaciuta al Direttore Stefano Coletta mentre da parte sua Giuseppe Carboni, Direttore del notiziario dell’Ammiraglia, ha lamentato talvolta un “cannibalismo editoriale” da parte della rete ai danni del telegiornale. Una guerra sui cui fuochi ha soffiato l’ascolto deludente e che ha infine portato all’impasse e al giallo di cui sopra, con il programma presentato ufficialmente alla stampa senza i nomi dei conduttori.

Al riguardo, i giornaloni (in primis La Repubblica, il cui caporedattore Stefano Cappellini è fra le altre cose marito di Monica Giandotti) e i blog specializzati che ai tempi di Poletti additato come “biografo di Salvini” si scatenavano un giorno sì e l’altro pure contro Uno Mattina, hanno mantenuto per tutta la stagione un imbarazzante silenzio evitando di sottolineare il tracollo rispetto all’annata precedente. Un tracollo e una confusione che sono stati i convitati di pietra alla presentazione di ieri, caratterizzata da un fittizio entusiasmo e da una insistita autoesaltazione che non avrebbero sfigurato alla convention di un’azienda di network marketing. Mancava solo il balletto propiziatorio.

In tutto questo, spunta una inquietante battuta di Salini notata da Angelo Zaccone Teodosi su key4biz.it. Nell’alludere alla presentazione del “bilancio sociale”, l’Ad in scadenza ha risposto: “ormai credo slitterà a settembre”. Errore o lapsus freudiano?, si chiede Zaccone Teodosi, è in vista una prorogatio dei vertici Rai fino a settembre? Per quanto l’idea possa sembrare peregrina, non è da escludere. Del resto, con questa gestione, sappiamo bene che tutto – ma proprio tutto – è possibile.

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