Rai, normale che Littizzetto irrida i referendum? Anzaldi invoca l’AgCom

Luciana Littizzetto referendum giustizia Che tempo che fa
Luciana Littizzetto e Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

Che tempo che fa, programma condotto da Fabio Fazio su Rai3, si è chiuso domenica scorsa dando appuntamento alla prossima stagione, lasciandosi tuttavia alle spalle una scia di polemiche relative al monologo di Luciana Littizzetto. La comica torinese ha infatti affrontato l’argomento dei referendum sulla Giustizia – per i quali si voterà il prossimo 12 giugno – con il solito approccio dissacrante, irridendo i cinque quesiti a suo parere troppo tecnici per essere compresi dal cittadino medio.

Il profilo ufficiale di Che tempo che fa ha twittato una parte del monologo di “Lucianina”, precisamente: “Custodia cautelare, legge Severino, ancora ancora, ma elezione csm, separazione delle carriere, elezione consigli giudiziari ma che cacchio ne so? Ma per chi ci avete preso? Per 60 milioni di Giuliani Amati? Siamo forse dei Perry Mason?”, infiammando Twitter. Molti utenti hanno infatti sottolineato l’inopportunità di quelle parole divulgate da una trasmissione del servizio pubblico che, semmai, dovrebbe informare sui quesiti referendari anziché “denigrarli”.

Il putiferio scatenatosi ha indotto i social media manager di Che tempo che fa ad andare “di swifferone”, come dice la Littizzetto nella pubblicità della quale è testimonial, cancellando alla chetichella il tweet e, come sempre accade in questi casi, innescando ulteriori polemiche. L’economista Riccardo Puglisi e la giurista Vitalba Azzollini hanno infatti ricondiviso lo screenshot del tweet cancellato, chiamando direttamente in causa la trasmissione. I cui social media manager – chiunque essi siano – hanno debolmente spiegato che il testo integrale del monologo era comunque rimasto pubblicato su Facebook e su Instagram.

Ma allora perché cancellare quel tweet sostituendolo con un altro più “ecumenico” nel quale veniva aggiunta la frase: “Comunque io a votare ci andrò, perché è un mio diritto e molti anni fa in tanti ci hanno rimesso la vita perché io lo potessi esercitare”? Forse perché il monologo della comica era stato da molti utenti tacciato di voler contribuire all’astensionismo o addirittura boicottare il referendum in quanto promosso dalla Lega, della quale Che tempo che fa non è esattamente il migliore amico? Chissà.

Intanto, mentre continuavano a infuriare le proteste sui social, l’AgCom ha rilasciato una dichiarazione – mera coincidenza temporale o espresso riferimento alle polemiche che hanno investito Che tempo che fa? – richiamando Rai e media affinché “garantiscano un’adeguata copertura informativa sui temi oggetto dei referendum indetti per il prossimo 12 giugno, allo scopo di offrire ai cittadini un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti referendari e sulle ragioni a sostegno delle due opzioni di voto, favorevoli e contrarie ai referendum, osservando i principi di pluralismo, obiettività, completezza e imparzialità dell’informazione”.

Un “richiamo generico”, come l’ha definito il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), anch’egli intervenuto su Twitter relativamente al caso di Che tempo che fa. L’On. Anzaldi domanda espressamente: “Il monologo della Littizzetto contro i referendum Giustizia, che ha scatenato proteste tra gli spettatori, è buona informazione da servizio pubblico? Che ne pensa l’Agcom che a pochi giorni dal voto fa solo richiami generici? Che dice il neocommissario Capitanio?”. L’allusione è a Massimiliano Capitanio, Deputato leghista già esponente della Vigilanza Rai, di recente nominato Commissario AgCom.

Come abbiamo scritto più sopra, tra Lega, Fazio e Che tempo che fa non corre certo buon sangue, al punto che l’ex Ad Fabrizio Salini accondiscese alle insistenze di Matteo Salvini che voleva chiudere il programma trovando con lui un compromesso e spostando CTCF da Rai1 a Rai2. Visto che i referendum sono stati promossi proprio dal Carroccio assieme ai Radicali, ci si domandava se il partito di Salvini sarebbe intervenuto nella diatriba causata dalle parole di Luciana Littizzetto.

E lo ha fatto proprio lo stesso Massimiliano Capitanio in risposta al tweet di Michele Anzaldi. “Caro Michele” scrive l’On. Capitanio, ti consiglio di leggere meglio il richiamo di AgCom, che è tutt’altro che generico. Quanto alla Litizzetto è anche materia della tua Commissione di Vigilanza Rai. Buon lavoro”.

Fra le righe quindi il Commissario AgCom lascia forse intendere che il richiamo dell’Autorità alla Rai fosse riferito al monologo della Littizzetto? E la Vigilanza interverrà al riguardo? La diatriba, intanto, continua.